Pia Tuccitto: un rock romantico che graffia
Ascoltiamo “Romantica io” il nuovissimo disco di Pia Tuccitto. Un lavoro finalmente libero da contratti discografici in tutto e per tutto, tanto da poter incidere di nuovo un suo grandissimo successo come “E…”, cantata da Vasco Rossi nel 2004.
Rocker a tutto tondo che oggi pubblica anche un vinile giusto per sottolineare il suo debito di stile al mondo analogico. E tale arriva questo rock spietatamente “pop” nelle costruzioni di strofe e ritornelli, per quanto la scrittura melodica graffiante nella voce riconoscibile della Tuccitto, ai più nostalgici, lascia pensare a quella scena post-punk… anche complice un mix di voce assai alto e slegato dal resto del suono. Un disco romantico sicuramente, dove la nostra paladina armata rigorosamente di spada, pensa alla vita, ai sentimenti, pensa all’amore e a tutte le cose per davvero importanti. Non è un disco di ridondanze, non è un disco di compiacimenti o di vecchie celebrazioni.
Wvoluzione e saggezza, dove non c’è fretta di far accadere cose, dove non c’è l’esuberanza di incidere suoni e dove la rabbia che arriva è misurata con maturità e gusto. “Romantica io” ci regala in copertina anche un angolo dell’arte di Pia Tuccitto che sinceramente non conoscevo: la sua vena artistica passa anche per l’illustrazione. Come questo personaggio, suo avatar, la rocker… anche lei paziente e per niente infantile di irruenza rivoluzionaria. “Romantica io” non è un disco di rivoluzione ne un disco di innovazione, anzi sono chiari i tratti di un cliché assai famoso del genere. Ma non è un ascolto da fare con etichette alla mano. “Romantica io” è la vera traduzione sonora della spiritualità artistica di una rocker italiana.