Horror Rock la musica delle tenebre
É davvero difficile riuscire a raccontare in poche righe uno tra i migliori libri della scena musicale licenziati in questo 2010. La mia fatica, proprio mentre scrivo, è quella di riuscire a focalizzare gli elementi di primaria importanza di questo “Horror rock”, tomo di quasi 500 immense pagine, edito dalla sempre prolifica Arcana Editrice.
La linea musicale dell’editore romano, ormai da anni offre ai propri lettori una serie di perle letterarie e saggi d’autore che trovano difficilmente eguali in questo momento in Italia. Tanto è vero che proprio quest’ultima creazione targata Eduardo Vitolo e Alessio Lazzati, definisce una ripartenza proprio dove Il dizionario dell’horror rock di Marzorati si era fermato. A differenza del suo predecessore, questo libro non si limita a definire un semplice elenco di band, ma riesce a raccontare, attraverso poliedrici macro-argomenti, una serie di costellazioni narrative, che hanno avuto a che fare con il cosiddetto horror rock, attraversando non solo il mondo metal nelle sue mille sfaccettature, ma anche riesumando antichi e seminali sviluppi musicali di cui meno si sospetta e meno ci si ricorda.
Il libro, aperto dalla gothica illustrazione di Malleus, ci introduce nel mondo orrori fico, attraverso l’inevitabile parallelismo tra musica e letteratura, incentrandosi per un gustoso approfondimento sulla figura di H.P.Lovecraft, senza il quale, si dice nel libro, il metal forse non sarebbe mai nato. Il viaggio all’ombra di Providence pervade quel mondo prog rock dei Blue Oyster Cult, sino ai tedeschi Necronomicon, passando da una serie infinita di citazionistici riferimenti, che si fanno ancora più gustosi nel capitolo dedicato all’orrore della realtà. Infatti, un breve escursus tra le più folli menti criminali dell’umanità definisce una sorta di introduttiva modulazione musicale che, non solo ha morbosamente affascinato band come Aborted e Massacre, ma anche impensabili menti musicali come Keith Richards e Mick Jagger, che trovarono ispirazione dalle gesta del Vagabondo di mezzanotte, più conosciuto come lo strangolatore di Boston.
Se poi non molto convincenti appaiono alcuni stralci del capitolo dedicato al rapporto tra testi filmici e horror music, di grande impatto sembra essere la parte narrativa legata al parallelismo tra satanic metal e christian metal, che, dopo alcuni accenni a controversi personaggi come Trey Azagthoth e Gleen Benton, sfociano in un perfetto contraltare rappresentato da una breve intervista a Fratello Metallo.
Non mancano poi preziosi riferimenti a tutto quel mondo dell’inner circle Norvegese, né tanto meno alle crociate della censura che arriva a ridicolizzare se stessa punendo assurdità grafiche come il Baggar Banquet degli Stones e non il disgustoso senso di macabra follia del fu Euronymous, che decise di dare alle stampe Down of the black heart dei suoi Mayhem, volendo in copertina la foto (reale) del suicidio di Dead.
Insomma, in questo ottimo libro si riesce a raccontare con fluidità le stranezza dello shock rock di Alice cooper, Death SS e King Diamond, arrivando a sviluppare scriteriati elementi di una vita vissuta troppo all’estremo, per i quali la teatralizzazioni di personaggi come Brian Warner, in arte Marilyn Manson, altro non sembrano che fumettistiche trovate da Grand Guignol.
Horror Rock è senza dubbio uno di quei libri che possono incuriosire chiunque, ma che senza dubbio avrà la possibilità di soddisfare la fame di conoscenza sui generis di tutti coloro che amano l’horror nelle sue più svariate sfaccettature.