Superhorrorfuck “Death Becames Us”, recensione
Se avete apprezzato Gore-geous dead potete inoltrarvi senza troppi indugi tra le pieghe di questa nuova opera rock dei Superhorrorfuck. Il rinnovato quartetto si ritrova a cavalcare un inusuale glampunkhardrock che va ben oltre al curioso make up di facciata. Complici (forse) i nuovi innesti, la band si ritrova alle prese con un processo di graduale e fisiologica maturazione che, pur deviando ancora verso i b-movie e i cari argomenti horrorifici, mostra nuovi orizzonti da non sottovalutare.
Il quintetto veronese si mostra dunque in antiche vesti, ma (questa volta) armato di suoni più convincenti, in grado di seguire la linea tracciata da Voodo Holiday, che mostra ancora la vitalità punk nei suoi pochi accordi in battere. La voce di Dr.Freak si espone con la sua solita granulosità, definibile come primo punto di forza del combo che, sin dall’opener Dead world i live in , ci rimanda ad una sezione ritmica in buona forma. La linea di basso si appoggia alle svisate delle pelli, attenta a gestire gli spazi di guitar solo e filtraggi vocali, mentre i funzionali bridge ci trascinano nel glam anni ’90 di Down in the graveyard, il cui solo ci riporta alla mente i primi Guns, proprio come anime Motley -Poison si rivitalizzano con Threesome with the dead.
Se poi una passeggera fragilità vocale si manifesta in Love after death, traccia meno a fuoco del full leght, si torna ai massimi storici con i cambi ritmici di Ante-mortem picture, in cui Dr Freak appare come una nuova reincarnazione di Sebastian Philip Bierk, come si palesa ugualmente in Headless groupie.
Mentre parte del B side si impreziosisce con il cripto thrash di Break your shit, in featuring con Vikki Violence & Dixxi dei London Based Hellrire club, alcune liriche, tirate ed urlanti, ci rimandano all’aurea scanzonata del mondo birresco -teutonico dei Tankard. Il testo minimale, che si chiude con giochi filmici per un brano bonsai, apre infine a Holy Zombie, bonus track piacevole nella sua cupa armonia heavy, atta, nonostante alcuni errori in post produzione, ad offrire una visione kitch’n’rock di una band pronta al grande salto.
Trcklist
Dead World I live In
Down At The Graveyard
Death Becomes Us
Love After Death
Voodoo Holiday
The Ballad Of Layla Drake
Threesome With The Dead
Ante Mortem Pictures
Break Your Shit
Headless Groupie
Horrorchy – part III – The Lord
Holy Zombie (Holy Bullshit remix)