Suffer in Silence +Voices from Beyond

Label

Torniamo sulle onde della Sg Records, nel tentativo di raccontavi storie nostrane di musica pesante, sviluppando, senza soluzione di continuità, un sentiero che pur mantenendo le mie amate etichette riempa il calderone infuocato, senza preconcetti o clichè che spesso demonizzano l’utilizzo del genere. Questa settimana è la volta di Suffer Silente e Voice from Beyond.

Suffer in Silence
Bestial Realities

Chiudete gli occhi e prendete un lungo respiro, accendete lo stereo e ascoltate i Suffer in Silence, non dovrete attendere molto per ritrovarvi nelle spopolate e aspre terre nordiche tra swedish old school e reprise d’oltreoceano.Incontrerete le rarità bestiali che escono allo scoperto grazie alla felice intuizione del pater fondatore Patrick Amati, deus ex machina dei SIS.

Dietro all’ottimo lavoro di corve art, difatti, si cela un interessante songwriting, sviluppato su i binari della quotidianità, tra dolore e ribellione, innestati su 10 tracce viziate da sentori sinfonici, come dimostra la titletrack da cui si riesce a percepire l’animo compositivo del quartetto. Le partiture vivono di luce propria attraverso cambi direzionali, funzionali e mai ripetitivi grazie anche alla peculiarità vocale del frontman, che forse deve qualcosa al mondo nero del metal, attraverso un sofferente incrocio tra scream & growl.

Il disco sorprende in più episodi tra acceni (forse) pretenziosi e semplicistici back voices che, animati da una buona velocità esecutiva (“All th eevil of the world”), danno il giusto risalto ai singoli canali compositivi. Gli stop & realease donano poi dinamicità ai brani arricchiti da corali sfondi, demoniaci riff ed un lavoro alle pelli che preciso e mai ridonadante nasconde un’anima gotica.

Un disco sporco come la sua cover, che lascia poche speranze per l’anelata serenità, per la quale dobbiamo combattere ed affrontare con intensa e rutilante aggressività le malsane realtà del nostro mondo (“Killer throungth”).

Un disco che ci offre accesso agli inferi, aperto con l’accattivante intro “Perceotions”, per poi chiudesi con “Dolete” e “Suffer in Silence” che sembrano non poter cancellare neppure per alcuni istanti quell’infernale ed inquietante viatico che ci circonda.

TrackList

01. Perceptions
02. Absurd Humanity
03. The Brutal reality (of life)
04. All the Evil of the World
05. Killer Thoughts
06. Lament
07. Without Gods
08. Eatshit
09. Dolete
10. Suffering in Silence



Tour

3 apr 2010 22.00
Valtorto Fornace Zarattini (RA), Ravenna

10 apr 2010 22.00
Grotta Rossa Rimini, Rimini

16 apr 2010 22.00
Bar Gioia Civitanova Marche (MC), Macerata

Voices from beyond
The gates of madness

I Voices from beyond, da qualche tempo legati alla Sg records, escono con “The gates of madness”, full lenght d’esordio ottenuto dalla mescolanza tra hm classico e sentori blandamente thrash.

Il quintetto, abbandonata la via delle cover band, si ritrova a gestire un interessante armamentario tecnico di tutto rispetto, figlio del power metal american-teutonico anni 90.

Dieci tracce per cinquanta minuti abbondanti, immersi in un discreto groove, adatto anche a headbangers di terza generazione. Tra tecnicismi e melodia, il suono appare però troppo instaurato attorno ad ottave alte, e talvolta poco caratterizzato come accade l’introduttiva “Terror screen”, in cui la voce di Roberto ricorda inizialmente il Blaze di Virtual XI, per poi disporsi verso linee di cantato simili a Michael Kinske.
Le sonorità, pur piacevoli, tornano spesso su mid tempo troppo limpidi e precisi, perdendo così stralci di genuina grezzità. Infatti, se è vero che “The cult of madness” porta in grembo un punkeggiante atteggiamento proto-death, è anche vero che esitono cenni sinfonici di interessante prospettiva, come si palesa in “Voices from beyond”, heavy speed metal classico.

La medaglia metaforica dei cancelli della follia è rappresentata da “Time Dream” e “Welcome you”. Il primo lato, con i suoi passaggi Judas, induriti tra chorus e solos, delimitano un buon terreno fertile, che si acidifica con la ballata “Welcome you”, deludente al pari di “Don’t change your mind”.

Non mancano però elementi che possano presagire ad un netto miglioramento (“Day of rebirth”), ma ancora non è abbastanza; infatti, il disco, pur rimanendo su buoni standard tipici della SG records, non riesce a lasciare il segno, offrendo solamente alcuni interessanti episodi…ma forse qualche incompetente scrisse le medesime cose all’esordio di Steve Harris e soci.

TrackList

1. Terror Screen
2. The Chosen
3. Voices From Beyond
4. Time Dream
5. The Cult Of Madness
6. Don’t Change Your Mind
7. Day Of Rebirth
8. The Key Of Doom
9. Welcome You
10. From Beyond

Tour

26 mar 2010 21.30
Sinatra Cafe Cesena, Forlì – Cesena

10 apr 2010 22.00
Grotta Rossa Rimini, Rimini

17 apr 2010 22.00
BAR GIOIA -Bar Live Music Civitanova Marche, Macerata