Sol Rezza
It is recommended to listen to it as a journey: with earphones if possible, and in a comfortable location.
Dopo qualche tempo torniamo ad occuparci della netlabel Acustronica, opificio di note sintetiche, che da qualche anno propone un buon panorama artistico legato all’elettronica più pura. Il progetto, partito da Perugia, propone periodicamente interessanti progetti musicali, capaci di legare l’anima sintetica con quella alternativa. Tra le new release l’etichetta umbra propone il fascino estetico musicale di Sol Rezza uscita con Split, quattro lunghe tracce di buone ambientazioni soniche, tra loop ed ipnotismo. L’artista argentina, cresciuta come sound artist, sound designer e sound jockey, arriva a definire i suoi ideali sonori attraverso una approfondita conoscenza musicale applicata alla poliedricità del suono, fagocitando intuizioni e sensazioni tradotte in suoni talvolta persuasivi, talvolta disturbanti ed magnetici.
La tracklist offre un insieme combinato di strutture sonore per certi versi partecipi di un continuum narrativo, ricreato attraverso modificazioni virtuali di suoni, nature sampler ed evoluzioni schematizzate, in una diluizione di tempi atti a rilassare e turbare all’unisono, aprendo l’uscio ad un attento ascoltatore pronto a lasciare i propri pensiere fuori da quella porta, per alimentare il proprio immaginifico. La track battezzata da un controllato sampler rumoristico e da loop sonori si rende capace di definire un immaginario cognitivo legato al titolo della traccia (Paradox) ed i in parte alle immagini oniriche che trapelano da una partitura che offre un prorio scheletro portante sul quale si adagiano eliche costruttive che subiscono cambi, spostamenti, deviazioni, mutamenti, e rinascite, attraverso un costrutto attento ma pressochè libero.
Le composizioni di Sol Rezza rappresentano esempi di suite elettroniche che si raccolgono al di sotto di una pioggia di note bagnate nel loro volo pindarico. Sensazioni orientaleggianti e tribali aprono ad un’anima sonora non troppo lontana da alcune devianti forme Burzumiche, nei suoi cicli elettronici scarni e minimalisti, porti ad un noise che congloba il rumorismo funzionale con un elettrornica pura.
Con Aerangis Confusa, l’artista si propone nella sua prima parte con una sorta di Sign of life pinkfloydiana, adatta nel suo andamento ad una mescolanza di inquietudine artistica e visioni filmiche. La traccia, Nonostante una ridondanza di termini, non annoia, ma coinvolge in un placido crescendo ipnotico e disturbante.Un incubo narrativo in cui ci si sente trascinati come similmente accade in Revolution as a Loop, in cui una voce kubrikiana, lascia trapelare la confusione reale in un ansiolitico movimento sonoro. Un a sorta di insomnia musicale in fusione con una struttura modernista dei suoni, che non lascia nessun tipo di spiraglio alla tipicità armonica che molti generi hall tendono a sviluppare.
A chiudere il full lenght è l’alternative The Cat, che chiude le porte intraprendendo un riuscito incontro tra classicismo e elettronica, per poi virare su di una splendida chiusura nebbiosa, in cui un accrescitivo sonoro ci trascina dentro ad un nero e disorientante paesaggio oscuro.
Quindi… lasciate libere le vostre menti, accostatevi dai pensieri quotidiani e datevi completamete a questo Split, per perdervi in un mondo parallelo.
Tracklist
Paradox
Aerangis Confusa
Revolution as a Loop
The Cat