SAVAGE: ritorno agli anni ’80
Probabilmente è da quel “Tonight” del 1984 che il sound di Savage si faceva attendere ai tanti fedelissimi. Ecco il ritorno dunque dal titolo “Love and Rain”, attesissimo e celebrato anche da questa bellissima edizione in doppio vinile dal colore trasparente e non chiaro, un rimando estetico alla copertina che lo vede di spalle a fronteggiare un cielo immerso tra luce e nuvole, di questo color seppia che si mescola alle tonalità più violacee.
Ed infatti è una celebrazione all’uomo e quindi all’amore, alla pioggia che mi arriva come difficoltà in questa vita quotidiana. E il suono? Beh è inconfondibile, di grandissimo gusto e di raffinata produzione soprattutto sulle basse frequenze e, in generale, per tutto quel che riguarda la sezione di drumming. L’introduzione di pop sinfonico di 40 secondi dal titolo “Every Second of My Life” sembra dare una sintesi del lato epico e solenne di ogni brano, sia nelle liriche di questo inglese fin troppo europeo – quasi a confermare il lato marketing tipico del genere – sia nelle melodie che non lasciano spazio a soluzioni di sola estetica. Ogni elemento sembra sottolineare questa direzione spirito-centrica del disco. Ed il singolo di lancio “I Love You” in effetti non si smentisce ed è il momento di maggiore sogno per noi nostalgici di quelle tinte estive divenute celebri dai Righeira prima di tutto. In rete il video ufficiale e li si che avremmo voluto una maggior cura e coerenza invece di questa clip che forse pecca di personalità.
E la trasgressione futuristica, in modalità decisamente coerente con il tutto, arriva in brani come “Where is the Freedom” dove la linea vocale cerca, nelle strofe, organze scure a richiamare quella visionaria psichedelia dei Depeche Mode e il suono appena si avventura in altri ambiti meno pop… ma è il momento dell’inciso che non lascia scampo e riequilibria ogni devianza. Così come la bellissima “Moon is Falling Down”, forse il momento più elevato di questo lavoro… elevato anche per il gusto che hai di edulcorare le didattiche anni ’80 in stilemi forse appena più vicini alle nostre abitudini senza perdere mordente e senza uscire fuori tema mai. A chiudere l’ascolto la bellissima “Only You”, unico non-inedito, unico brano che Roberto Zanetti ripesca dalla sua carriera e che qui celebra in una versione orchestrale con un dolcissimo pianoforte a corredo. “Love and Rain” è un disco importante sotto molti punti di vista che non va preso solo dal suo lato di facciata sonora e per quel forte richiamo all’adolescenza dei nati negli anni ’70, ma è importante scendere tra le righe dove si nascondono elementi con cui far crescere il proprio gusto e far maturare un occhio critico nonostante questa eterna omologazione quotidiana. E sottolineiamo in ultimo che “Love and Rain” è un disco in cui non sono mai intervenute chitarre.