R. Gizavo, L. Mhlanga, D. Mirandon – Stories
Sospeso nell’oceano indiano proprio di fronte alla costa orientale dell’Africa, il Madagascar è l’isola dei sogni, luogo immaginario e reale dove potrei davvero trascorrere gli anni del riposo. Luogo fantastico attraversato dal tropico del Capricorno, mosaico di baobab, lemuri, palme e camaleonti, rifugio dei pirati tra il 1500 e il 1600, scoperto prima dagli arabi e poi, quasi casualmente, dai viaggiatori portoghesi e olandesi in rotta verso le Indie, la notizia dell’esistenza del Madagascar viene riportata persino nel Milione di Marco Polo.
Regis Gizavo suona l’accordéon, strumento importato in Madagascar dai francesi alla fine dell’800. Fisarmonicista autodidatta, nel 1990 Regis era a Parigi quando incontrò Richard Galliano, probabilmenteil più grande accordéonista del mondo dopo la scomparsa di Astor Piazzolla, e gli chiese alcune lezioni. Ma quando Galliano lo ascoltò suonare si rifiutò di insegnare non desiderando alterare il suo personalissimo stile, basato sulla ricca tradizione musicale malgascia e sud-africana.
Dopo numerose collaborazioni con artisti africani, tra cui il compatriota D’Gary, Manu Dibango, Cesaria Evora, Ray Lema e le Mahotella Queens, nel 1995 Gizavo registrò finalmente per la Indigo/Label Bleu il suo primo album a suo nome, lo splendido Mikea, seguito nel 2000 da Samy Olombelo. Uscito l’anno scorso per la francese Marabi, Stories è il suo terzo album, ma noi lo abbiamo incrociato anche nei lavori delle emergenti capoverdine Lura e Mayra Andrade.
Stories è suonato in trio con il chitarrista dello Zimbabwe Louis Mhlanga e il batterista e percussionista francese David Mirandon, il quale collabora con Gizavo già da molti anni. Molti dei brani di Gizavo presenti nell’album sono ripresi dai suoi lavori precedenti, ma ciò che rende migliori le nuove versioni di Stories è il sostanzioso accompagnamento di Louis Mhlanga. L’artista dello Zimbabwe è nei fatti il secondo protagonsita dell’album, canta in alternativa a Gizavo ed è autore di metà dei brani. Di origine zulu, il suo curriculum è impressionante, avendo collaborato con Hugh Masakela, Vusi Mahlasela, Busi Mhlongo, le Mahotella Queens, Olivier Mtukudzi e persino con il nigeriano re del juju King Sunny Ade.
Lo stile di Mhlanga, radicato nella dance pan-africana che spazia dalla chimurenga dello Zimbabwe alla rumba congolese all’afro-reggae, è limpido e trainante, mentre la sua tecnica, improntata sul classico modo “staccato” di suonare le note, e decisamente radicata sullo stile mbira – uno lamellofono tradizionale – caratteristico del suo paese. Nei brani di cui è autore, Mhlanga dimostra di possedere anche un senso lirico quasi pop e una bella voce, mentre come accompagnatore non mostra alcuna soggezione nei confronti dell’impeto della fisarmonica di Gizavo, inserendosi persino nei passaggi ritmici più complessi con impressionante naturalezza.
Stories è un disco autenticamente acustico e ben registrato, un collage di canzoni ispirate soprattutto dalla tradizione malgascia, dello Zimbabwe e sud-africana, alle quali si aggiungono inflessioni congolesi, francesi e portoghesi, oltre ad echi jazz conditi persino con un pizzico di zydeco. E’ un album dalla ritmica tumultuosa ma mai eccessiva e dalle melodie solari, in cui sia la musica che i testi sono poetici e delicati. I tre artisti rivelano non solo una incredibile raffinatezza, ma anche un affiatamento perfetto, caratteristiche che fanno di Stories una autentica gemma fatta di armonia e leggerezza, da ascoltare in qualsiasi momento, con qualsiasi umore e a qualsiasi volume. Assolutamente consigliato.
Brani:
1. Zvinoshamisa
2. Eka Lahy
3. Mari Hakuna
4. Aia Roze
5. International Rumba
6. Tsyka Holy
7. Stories
8. Fénélus
9. Ho Anareo
10. Efa Olo Be
11. Song in my Dream
12. Distant Lover