OM – Decapitalismo, recensione.

Front Cd

«Gli Om approdano sulla terra e come veri e propri pirati in pantofole, puntano il loro cannocchiale sbilenco verso la condizione socio-antropo-psichedelica del mondo che li circonda»: così si apre il comunicato stampa di presentazione del nuovo album della band folk- naivê siciliana.

L’ LP è uscito il 26 marzo ed è stato registrato presso il Sonoria Studio di Scordia (CT). Ripresa dei suoni e mixaggio è di Vincenzo Cavalli, il mastering di Fabrizio De Carolis per il Reference Mastering Studio di Roma. Il tutto prodotto dalla Malintenti dischi (la stessa etichetta degli Akkura, di DonSettimo e di altri artisti siciliani) in collaborazione con Eggs music e distribuito da Jestrai.

Parlare degli Om non è facile, ancor più recensire un loro album. Non lo è semplicemente per il fatto che ogni loro lavoro è qualcosa di incredibilmente innovativo ed eclettico. Nei dieci anni di vita, da “B.B.B.B.” ─ primo album inedito del 2000 ─ a “Decapitalismo” ─ quest’ultimo lavoro ─, hanno usato una stessa cornice chiamata, appunto, “naivê” dove però il quadro al suo interno ha vagato sempre verso un infinito musicale che mai ha saputo, con certezza, in quale porto avrebbe attraccato. Dal folk al blues, dal pop-folk ad accenni di prog fino a giungere al rock: questi sono gli Om, istrioni da palco capaci di far ballare giovani adolescenti ma anche coloro che giovani non lo sono più da tempo.

“Decapitalismo” è l’unione di tutto il bagaglio melodico e armonico che la band palermitana ha saputo acquisire in questi dieci anni. Antipasto a quest’opera da salotto è stato “E tutti gli uomini”, Ep composto da tre brani prodotto sempre dalla Malintenti dischi, in cui le vecchie sonorità folk venivano leggermente accantonate per dare spazio a un rock più aggressivo (si pensi al brano di apertura “Priapo”). Non a torto loro stessi definiscono il nuovo lavoro da studio un frullato di influenze molto differenti fra loro (citano, difatti, i Beatles, i Led Zeppelin, ma anche Jim Morrison, Paolo Conte, Lucio Battisti ecc.), e proprio grazie a tutte queste innumerevoli citazioni “Decapitalismo” risulta un album da consumare ripetutamente: in macchina come a lavoro la musica fluisce morbida e sinuosa senza mai risultare eccessiva.
Quasi come una colonna sonora di un mondo assai cattivo e tristemente malato, forse «decapitato» del suo vero Io.

I testi rimangono sulla scia «non-sense» fedele alla tradizione omiana, mentre le melodie oscillano vorticosamente tra le morbide lenzuola di seta del sax o del pianoforte e le ruvide increspature di lana dei riff di chitarra e dei ritmi mai banali della batteria.
«Priapismi, finestre che ridono, sveglie che suonano, lune che vi (ri)guardano, volte che c’erano, luci ubriache, piste giocattolo, navi alla deriva, cuscini in bocca, m’ama non m’ama, il tutto in sole 10 tracce…» dalla romanticissima “Non ti amo più” alla frizzante “Motivetto”; dal rock di “Quand’è che sei fuggita” al depliant musicale della strumentale “Attualità”; dalla classica “Insonnia” alla messicaneggiante (con uno spruzzo di Ska) “La ballata”.
“Decapitalismo” è un vero resoconto della «progressiva decadenza postmoderna», un vascello (l’innovazione musicale) in mezzo a un mare in tempesta (il sempre più morente mercato discografico); segnale inequivocabile che la buona musica non muore mai.

La Malintenti dischi è una giovane etichetta attiva da circa quattro anni, nel corso dei quali si è già segnalata alla stampa nazionale per le sue interessanti produzioni.

Officine Festival è un’agenzia di produzione e promozione di eventi musicali che spaziano dall’elettronica (Wintercase festival) alla musica rock e alternativa, attiva sul territorio siciliano.

Gli Om sono:
Gabriele Ajello – voce, pianoforte, synth, fisarmonica;
Marcello Barrale – voce, chitarre;
Nicola Mogavero – saxofoni, cori;
Francesco Prestigiacomo – batteria;
Giuseppe Schifani – basso.

Discografia:
2000 – B.B.B.B
2001 – Attitude Passionnelle
2007 – Bellomondo
2008 – E tutti gli uomini
2010 – Decapitalismo

Contatti:
www.omnaif.org | www.myspace.com/omnaif | facebook: om naif

Ross Maya