Mata “Archipel{o}gos”, recensione
Ipnotico e irreale, arriva Archipel{o}gos, nuova release di Only Fucking Noise Records, label underground dedita a sonorità piacevolmente spigolose, che non dovranno né vorranno convogliare il proprio sguardo verso il mondo banale dell’accettazione mainstream.
A portare l’egida di un suono scomodo, ma al contempo incredibilmente fagocitante, sono i Mata, progetto derivativo della filosofia decostruzionista dei Nevroshockingiochi. Il project, formato da Alessandro Bracalente, Mauro Mezzabotta ed Emanuele Sagripanti mostra con coraggio un cocktail ardito di elementi noise, free e altronic, posti al servizio di un disco le cui asprezze vengono metaforizzate dalla buona cover art curata da Nicola Alessandrini. Il sistema sonoro, non troppo lontano dal tribalismo industrial (M&D), parte dai battiti inquieti di Message no.11, per poi incanalarsi attraverso la follia statica di Underwater, in cui il noise macchiato da sampler e synth dona profondità alla composizione.
L’album, fondamentalmente costruito attorno ad “Una moltitudine” di sensazioni, pur rimandando alle concettualità cardine degli Einsturzende, mostra un’originale e riconoscibile anima sonora, proprio come si palesa in The block, a mio avviso tra le composizioni più interessanti. Le sonorità oscure, infatti, contribuiscono ad arricchire l’inquieta angoscia espressiva, in cui brevi cambi direzionali definiscono un andamento nereggiante , le cui profondità soniche conducono con allucinata ansia percettiva verso l’onirica What’s yor cover?, un interludio futuristico ridefinito da una percettiva deprivazione di chiari punti di riferimento pronti ad immergersi in un non luogo posto altrove nel tempo.
L’arte descrittiva della band trova infine compimento con Message no. 29, atto conclusivo di un disco che, proprio come il brano di chiusura, rinchiude l’ascoltatore in un antro destrutturato, in cui luogo e tempo perdono significato.
Tracklist:
- Message No.11
- M&D
- Underwater
- In the Pool
- A Multitude
- The Block
- What’s Your Cover
- Message No. 29