Mass Infection “For i am genocide”, recensione

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Ogni band che arriva tra le ali oscure della Comatose Music, ha di certo qualcosa da raccontare. Infatti, molto di rado la label di Kings Mountain inganna i propri followers, che ormai riconoscono nell’etichetta un fulcro artistico certo e meritevole di attenzione.
La regola si conferma anche oggi con la pubblicazione di questo interessante For I am Genocide, terzo full lenght dei Mass Infection, band ellenica, dedita ad un tecnico death venato di spezie brutali, che sembrano deviare sensazioni Severe Torture tra follia compositiva e rigurgiti death old style.

L’ensemble, attivo dal 2003, pur mantenendo la grezzezza iniziale, sembra voler palesare un innalzamento qualitativo nella presa da studio, mostrando un miglioramento espressivo, anche rispetto allo split con Infected Flesh, Antropofagus, Prion,e Putridity. Infatti, la non troppo armonica sinergia creativa del progetto precedente, trova terreno fertile in quest’ultima fatica, ben definita dall’ottimo lavoro in cover art, splendida opera d’arte, di certo superiore alle ingenuità espressive di Split Torso Trauma, in grado, senza troppi dubbi, di riuscire a ritornare sui livelli iconico espressivi di The age of recreation.

Ad aprire le fauci delle cuspidi infernali è Praised by all the Entities, introduzione alquanto interessante, che sembra ridefinire quell’oscura scala immortalata dalla cover art, attraverso sensazioni orrorifiche, essenziali per proiettare l’ascoltatore verso una adeguata ambientazione, tra saturazione di effluvi luciferini e sospensioni espressive che giungono, come da attesa, con l’implosione di un favolistico incrocio tra black primordiale e death crudo e granulare. Una struttura sonora dedita alla velocizzazione delle idee espressive, che vanno a convogliare in un battente ed ipnotico riff, al servizio di un disco deliziosamente anni ’90 .

Le sferzanti chitarre sembrano fungere da materiale conduttivo, il cui arroccamento nereggiante riprende sonorità quorthoniane tra nebbie oscure ( Nihilism Reigns) e strutture sistemiche dall’amplificata angoscia espressiva ( Beholding the Throne ). Il tour tra le dure note di questo For i am Genocide offre, inoltre, passaggi avvolgenti come accade nella splendida overture di Unearthly Legion, in cui la quattro corde offrono una pienezza espressiva davvero convincente, nonostante chorus azzardati e spezie Morbid Angel.
Tra le migliori release possiamo annoverare alcuni passaggi della bathoriana Maelstrom of Endless Suffering e la perfetta The Genocide Revealed, in cui si abbandona (parzialmente) sia lo screaming, sia il growling, per dare spazio ad un riff chiuso e ridondante e ad una voce filtrata e narrativa, posta ad li sopra degli eventi. Un Ritmo nero ed ipnotico, in cui il cambio di battuta è violato dall’urlo ripreso, non troppo lontano dal mondo Carcass.

Sette i brani inediti, più due ri-registrati in grado di mostrare l’energia dei primordi che, rimanendo ( fortunatamente) incanalata nell’espressività tipica della band, senza salti temporali, offre un disco equilibrato e avvolgente, in grado, con le sue malsane partiture, di invitare l’ascoltatore tra la lava di inferi inquieti ed ingovernabili.

1. Praised by All the Entities
2. The Scourge of Living Forms
3. Hierarchy of the Highest Abomination
4. Beholding the Throne
5. Unearthly Legion
6. Maelstrom of Endless Suffering
7. Beyond Perpetuation
8. Nihilism Reigns
9. The Genocide Revealed