Lura – M’bem de Fora

copertina di M'bem De fora di Luta

Capo Verde è costituito da una decina di isole a largo delle coste del Senegal, nel mezzo dell’Atlantico, disabitato fino all’arrivo dei portoghesi alla fine del XV° secolo, che importarono gli schiavi neri dalle coste africane, popolando la quasi totalità dell’arcipelago. Il tempo e la promiscuità produssero l’attuale popolazione capoverdina, formata all’80 % da creoli. L’indipendenza arrivò solo nel 1975, contestualmente al crollo della dittatura di Salazar in Portogallo.

Lura è una giovane interprete creola nata a Lisbona da genitori capoverdini, rispettivamente delle isole di Santiago e Sant’Antao, che è passata con disinvoltura dalla danza al canto. I suoi primi album (Nha Vida, 1996 e In Love, 2002) erano musica da ballo commerciale, zouk e la sua variante più stucchevole, lo zouk-love, che tanto piace ai giovani capoverdini. Ma la sua voce meritava altro, e il suo terzo album, In Korpu Ku Alma (Lusafrica, 2004), ha riscosso un enorme e inaspettato successo in tutto il mondo, procurandogli anche la nomination ai BBC Planet Awards come Best African Artist e Best Newcomer. Grazie soprattutto ad alcuni batuque del celebre autore Orlando Pantera quel disco fu il punto di svolta, che la consacrò come originale interprete della musica tradizionale di Capo Verde.

M’bem di Fora è il suo quarto attesissimo album, una miscela esplosiva di generi capoverdini interpretati in chiave moderna e personale. Prodotto e arrangiato da Nando Andrade e Toy Vieira, entrambi provenienti dal gruppo di Cesaria Evora, il disco contiene composizioni di molti importanti autori capoverdini, tra cui Tibau Tavares, Tio Lino, Aurelio Borges Dos Santos, Katchais, Rai Cruz, Edevaldo Figueiredo, Don Kikas, Toy Vieira e la stessa Lura.

La sua voce, sensuale, potente e appena acerba, volando sulle splendide melodie di autori esperti e accampagnata dagli strumenti della tradizione, chitarre, percussioni, fiati, violino, piano, fisarmonica e cavaquinho, dona alla musica freschezza ed energia vibrante.

Le melodie lusofone sono raffinate e malinconiche, con accenti e passaggi che lasciano affiorare molti sapori, dal fado alla bossanova ai paesaggi dell’Angola, forse influenze tutte assorbite dall’ambiente cosmopolita della capitale portoghese. Si alternano morne in mid-tempo e lente, ricche di saudade, a brani trascinanti di coladeira e di funana, che sono anche quelli che preferisco.

Si imprimono nel corpo e nella memoria i ritmi di No Bem Falà e di M’bem di fora, raffinato il primo e dal ritmo incalzante e carico di allegria il secondo, mentre Festa di Nha Kumpadri è una funana travolgente, in cui il cavaquinho di Paulino Vieira si accompagna alla fisarmonica di Regis Gizavo.

M’Bem di Fora è un disco ricco, sofisticato, vario e moderno. E’ un lavoro completo, curato nelle composizioni, negli arrangiamenti, nelle interpretazioni e nel suono, che è splendido, aperto e profondo. E’ una offerta composta da molti assaggi di generi diversi, una esplorazione di gran parte del panorama musicale dell’arcipelago in poco più di cinquanta minuti. Lura è giovane, e se continua a ricercare la collaborazione e il sostegno dei grandi compositori capoverdini potrà ancora crescere molto, soprattutto se riuscirà a coniugare la spontaneità del suo stile con la curiosità verso i suoni, i ritmi e le atmosfere che derivano dalle tante culture che si incrociano a Lisbona. Un tocco di gusto e raffinatezza in più farebbe di lei l’ambasciatrice di Capo Verde nel mondo, l’erede naturale di Cesaria Evora.

Brani:

Bida Mariadu
Ponciana
Romaria
No Bem Falà
As-Agua
Es Anu Raboitas Ka Di Fiansa
M’Ben Di Fora
Mari D’Ascenson
Galanton
Pensà Dret
Festa Di Nha Kumpadri
Choro
Fitiço Di Funana