0034Laura Pausini – Io canto
A circa due anni da Resta in ascolto, la Pausini torna con un nuovo cd intitolato Io canto. Il richiamo alla canzone di Cocciante, come ormai tutti sappiamo è voluto dato che questo è un album di cover. L’idea pare che la Pausini l’abbia avuta da sempre, pubblicare un cd di cover di quelli che sono i suoi brani italiani preferiti o più importanti.
Solitamente a me queste produzioni mi puzzano solo di trovata pubblicitaria; in questo caso però, la risonanza mondiale che la nostra eroina ha mi fa ben sperare. Spero infatti che all’estero smettano di pensare alla nostra musica ingabbiandola con le sole canzoni napoletane, o peggio, con la produzione degli anni 70/80. Durante il mio viaggio di nozze in Messico al ristorante ascoltavo incessantemente canzoni dei Ricchi e poveri, Pupo, Toto Cutugno e Albano e Romina. Vi lascio immaginare il mio stato d’animo ogni volta che andavo a mangiare ;).
La nostra musica ha degli artisti di ben altro calibro, canzoni di una bellezza struggente, anche di grandissimo successo nei nostri confini che, inspiegabilmente, all’estero nessuno o quasi conosce. La Pausini dall’alto dei suoi venti e passa milioni di dischi venduti all’estero è, in questo momento l’artista italiana più conosciuto al mondo.
Questo quindi mi ha ben disposto nel recensire questo cd. La selezione di canzoni scelte è abbastanza omogenea nel pescare tra classici come Io canto o Il mio canto libero e brani recenti quali per esempio Destinazione paradiso o la bellissima Spaccacuore.
Chi sono gli artisti interessati da questa operazione? Battisti, Bersani, Raf, Baglioni, Vasco, Grignani, Zucchero, Ferro e altri big della nostra canzone. Ferro in particolare ha anche duettato in Non me lo so spiegare. Chi altro avrebbe meritato di apparire in questo cd? Sicuramente De Gregori e Ivan Graziani sopra tutti, poi di Battisti si sarebbero potute scegliere altre 6/7 canzoni almeno.
Le canzoni sono sinceramente tutte belle, sia leggere che difficili in un mix davvero riuscitissimo. Spero sinceramente che questo disco possa spingere qualcuno ad ascoltare Battisti o Bersani, spero che si possa scoprire all’estero la bellissima Generale di De Gregori, magari pescata sull’onda di un successo del cd. Spero che qualcuno all’estero inizi ad ascoltare Firenze o Agnese di Ivan Graziani. Spero cioè che all’estero ci possano conoscere anche per le cose belle che abbiamo prodotto nella musica oggi, e evitare che ci associno solo ad artisti che hanno avuto molto poco da dare in termini qualitativi.
Sarà mica che spero in un’utopia? Probabile, ma perché no?
Riuscirà Laura Pausini e la sua notorietà in tutto ciò? Vedremo. Intanto c’è da dire che per la maggior parte del cd la voce della Pausini ben si adatta alla maggior parte delle canzoni che interpreta. Paradossalmente trovo poco riuscita proprio la gettonatissima Io canto, affiancata all’originale manca di calore e priva di grinta. Mi hanno fatto storcere il naso anche Il mio canto libero e Come al sole all’improvviso, cantate in duetto con rispettivamente Juan e Jonny Halliday. Le ritengo infatti le due occasioni sprecate del cd. Che c’entrano questi due con la musica italiana?
In generale comunque è un buon prodotto, niente di nuovo certo, ma ascoltare questi classici interpretati dalla Pausini può essere anche una piccola sorpresa, quindi perché bocciarlo?
Ascoltatelo e non credo che rimarrete delusi, è solo buona musica.
Le canzoni dell’album:
1.Io canto
2. Due
3. Scrivimi
4. Come il sole all ‘imporovviso
5. Destinazione paradiso
6. Stella gemella
7. Il mio canto libero
8. Cinque giorni
9. La mia banda suona il rock
10. Spaccacuore
11. Anima fragile
12. Non me lo spiegare
13. Nei giardini che nessuno sa
14. Una stanza quasi rosa
15. Quando
16. Strada Facendo