0054Jamiroquai recensione di A Funk Odyssey
Il primo cd di Jamiroquai recensito (da me almeno). Vi assicuro che lo guardavo con una certa sufficienza, non perchè sono prevenuto nei suoi confronti, semplicemente non mi ero mai soffermato ad ascoltare un suo cd per intero.
Cosa ho scoperto? Un capolavoro? Un artista eccelso? Sicuramente no, ma un cd che si pone sopra la media dei suoi contemporanei si. Questo A funk odyssey mi sta piacevolmente cullando in sessioni di ascolto piacevoli e fresche come non mi capitavano da tempo.
Ascoltandolo si trovano facilmente richiami a sonorità di varie culture e periodi storici. In Corner Of The Earth per esempio vengo introdotto alla canzone da una melodia di ispirazione araba che caratterizza il brano in modo piacevole.
In pieno stile Jamiroquai mi appare Stop don’t panic, tirata, possente è una di quelle canzoni che sicuramente fanno venir voglia di saltare dalla sedia e mettersi a ballare.
Da notare che l’intero album alterna momenti in cui si fa largo uso di strumenti elettronici in altri in cui gli strumenti tradizionali tornano in primo piano. Ne è un caso lampante Black Crow canzone interpretata quasi in stile unplugged.
Quello che mi stupisce è il fatto che le continue e improvvise virate di ritmo, stile e impostazione, rendono il cd piacevolmente imprevedibile e interessante. Cosa che non guasta mai.
Little l e Main vein e potrebbero tranquillamente essere scambiate per delle canzoni degli anni ’70 tanto mi ricordano i suoni di quel periodo (parliamo di sfumature sia chiaro), e il bello è che non sembrano fuori posto in questo cd. Il merito di Jamiroquai in questo suo lavoro è stato proprio di combinare sapientemente il sound di vari generi e omologarli.
Nulla di nuovo direte voi, infatti molti sono coloro che ultimamente si ispirano al passato per la loro musica, ma molti di questo traggono ispirazione in modo troppo palese, mancando di personalità Jamiroquai no.
Altra piacevole impressione l’ho ricevuta dalla voce di Jamiroquai, riesce a interpretare bene tutti i generi dal più forte al più leggero in modo abbastanza disinvolto e personale.
In definitiva quindi consiglio il cd a tutti, ascoltatelo e valutatelo in base alla sua reale funzione di intrattenimento puro. Se visto sotto questa ottica converrete con me che ci troviamo di fronte a un bel lavoro.
A presto.