Hellsongs “Minor misdemeanors” recensione ed intervista

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La traduzione in lingua inglese della recensione è a cura di Teresa Borneto (teresaborneto@gmail.com)

English version edited by Teresa Borneto (teresaborneto@gmail.com)

Italian version

Preambolo

Si chiamano Hellsongs, arrivano dalla Svezia a bordo di un furgone verde e bianco, sulle cui fiancate le fiamme dell’hm risorgono dalle proprie ceneri, vestite di quello che loro stessi chiamano lounge rock. Attivi dal 2004, il trio nordico propone una splendida rivisitazione di brani celebri del mondo metal, completamente diversificati e posti al servizio della realtà indie.

Non troverete quindi distorsioni chitarristiche, ma banjo, tastiere e fiati mitigati da un interessante approccio acustico, e di certo non troverete né growling né tanto meno screaming, ma solo l’incantevole vocalità di Harriet Ohlsson, lead vocals di uno delle più originali band del momento.

Qualcuno forse potrà affermare che la concettualità relativa al termine “originale”, in questo caso, possa apparire un palese ossimoro, valutando il punto di partenza di una band dedita alle sole rivisitazioni sonore. Però, nonostante le premesse e nonostante il fatto che il panorama europeo già annovera band come Bluebeaters (per il mondo rock steady), Six feet Under (per il Death), Me First and Gimme Gimmes (per il punk) e Nouvelle Vague (per la Bossanova), gli Hellsongs riescono a fornire all’ascoltatore un delizioso invito al magico cosmo alternativo, attraverso una attenta visione del mondo musicale e mediante un approccio tecnico di buona fattura.

Purtroppo, nonostante abbiano all’attivo due ottimi extended played e un esordio da chart, in Italia ancora non sono molto conosciuti…ma vi basterà ascoltare poche tracce per invaghirvene.

Oggi, nel nostro piccolo, Music on tnt cercherà di contribuire ad una maggior diffusione del magico universo promosso dalla Tapete Records

Il disco

Minor misdemeanors invita l’ascoltatore a visualizzare dieci tracce metal attraverso un’angolazione differente; una visuale più ampia in grado di attrarre non solo chi si nutre di indie-alternative, ma anche gran parte degli headbangers, a patto di essere pronti a comprendere come la musica possa vivere su canali differenti. Ad ogni modo, pur valutandone i rischi, non credo che i fan radicali dei Maiden, Judas Priest e Pantera possano avanzare un’accusa di vilipendio, nonostante cover art e titolo del full lenght in qualche modo richiamano ad un atto criminale di poco conto.

Ascoltando le tracce sembra trapelare un necessario coraggio espositivo, idee chiare e ardite che non paiono ricercare la benevolenza di nessuno, né tanto meno sembrano volersi piegare ai compromessi del mainstream. Una sorta di naturale parallelismo con la pirandelliana filosofia del Così è ( Se vi pare), in cui l’inconoscibilità assoluta del reale è cardine del nostro essere, secondo il quale ognuno ha modo e libertà di dare una propria interpretazione di ciò che ci circonda e che può non coincidere con quella degli altri.

L’album si apre con la reinterpretazione di Skeletons of Society, per la quale dovrete lasciare alla memoria le stagioni degli abissi, pronti ad entrare nel delicato e carezzevole casato degli Hellsongs. La soave vocalità di My Engström Renman si sposa con naturalezza ad una sei corde immersa tra le gocce bianco nere della tastiera, capaci di donare spensieratezza ad brano di per sé cupo e nereggiante. La band, qui come altrove, ridefinisce le strofe lasciando il chorus come appiglio delle nostre reminiscenze. Esempio cardine è proprio la seguente Heaven can wait, in cui la base ritmica si offre ad un anima vintage, volta ad una sorta di climax narrativo che al pari della riflessiva Youth gone wild trova il suo apice nel fulcro espositivo.

Se poi tracce come la poppegginate School’s out e la stoppata Welcome to the Jungle appaiono un poco meno a fuoco, si torna sulla giusta via con la splendida Walk. La traccia di Vulgar display of power appare piuttosto fedele alla linea originale, nonostante le deliziose rivisitazioni degli Hellsong, da cui emerge un curioso enclave sonoro dal sapore seventies.

Di certo con questo Minor Misdemeanors non ci si annoia, come dimostrano episodi di caratura, in cui lo sguardo sonico si allinea ad un tratto recitativo (Sin City) che ben si amalgama con i sentori lounge jazz (I wanna be somebody), nobili sviluppi di anticipo di un gran finale (United).

L’intervista

1. Tutte l mie interviste iniziano con la medesima domanda: cosa significa Hellsong? Quale è la genesi del nome?

Cosa significa Hellsong? Beh… è solo un nome dietro al quale si nasconde un idea abbastanza semplice. Abbiamo iniziato a suonare canzoni metal in maniera acustica e la maggior parte delle band che abbiamo coverizzato ha a che fare con l’inferno.

Alquanto tipico per il genere metal è l’avere un qualche legame (talvolta in maniera apocalittica) con gli inferi. Possiamo dunque dire che suoniamo “canzoni infernali”. Questo è tutto… e credo che questo sia vero e percepibile per tutte i metallari là fuori.

2. Guardando la cover art di minor misdemeanors possiamo vedere e capire alcune tipiche simbologie metal (666 e il teschio)…ma perché avete scelto di usare il mini van della famiglia Bradford?

Il furgone è con noi sin dal primo Ep (Lounge, 2006) è stato il nostro amico Pär Sånglöf (che in questi anni ha curato le cover art degli Hellsongs) a credere opportuno avvicinare quel simbolo alla nostra musica.

3. Il significato di minor misdemeanor è considerato come un’infrazione punibile con un annetto di carcere…come nasce questo titolo?

Sembra che qualcuno possa sentirsi offeso dalle nostre cover…così un titolo del genere sembrava adatto. In realtà ci è anche capitato di avere a che fare con la legge in diversi paesi, come ad esempio durante breve soggiorni in Germania, Italia e Canada.

Pur non avendo fatto nulla di male, abbiamo dovuto affrontare poliziotti abbastanza duri. Specialmente gli ufficiali italiani sono stati severi, arrivando ad urlare al nostro autista. Dopo averci fatto accostare ci hanno fatto molte domande e dopo aver aperto tutte le porte per esaminare la macchina si sono detti soddisfatti. Eravamo forse sospettati di contrabbando…

4. Cosa significa 948852 8-17-’84…messaggio subliminale?

Ah! Finalmente qualcuno che ci chiede dei numeri…Allora possiamo dire che non sono altro che una data; il disco che ha avuto un buon impatto in Svezia è stato realizzato proprio in quella data. Quelle cifre sono solamente un gioco e forse servono a ricordarci come il metal era considerato allora.

5. Come scegliete le canzoni da coverizzare?

Effettivamente è una cosa abbastanza facile.

Come prima cose le canzoni devono possedere qualcosa da dire dal punto di vista lirico, una buona storia, oppure un messaggio che può essere usato in uno specifica modalità. Prendiamo ad esempio We´re not gonna take it . Questa traccia ha una festosa atmosfera, ma quando siamo noi a suonarla appare più una canzone per gli oppressi, anche se per altri versi può essere vista come una sveglia per quando qualche cosa non va per il verso giusto. Diciamo che 9 volte su 10 esiste una personalissima connessione alle canzoni…essendo metallari dagli anni novanta, risulta facile trovare piccole perle nel mondo metal.

6. Presto uscirà il vostro nuovo lavoro Potete darci qualche anteprima? La strada percorsa sarà sempre la stessa?

Siamo stati in studio durante i mesi di dicembre e gennaio e possiamo dire che le sessioni di registrazione sono pressoché finite. Se l’album precedente aveva mosso piccoli passi in avanti, la nostra prossima release sarà un enorme salto. Ci saranno tracce originali, cover ed arrangiamenti più heavy. Nessun album precedente è stato caratterizzato da un cosi marcato uso di pelli, basso e chitarra elettrica. Troverete più up tempo songs di prima; diciamo che non ci siamo posti limiti durante le divertenti sessioni.

7. Penso che Walk, Heaven can wait and United siano tre piccolo perle, ma secondo voi quale delle vostre canzoni può essere considerate la migliore?

Grazie. Sono canzoni a noi care. Dipende molto dal momento, ma potrei dire che The Trooper è tra le canzoni che mi soddisfano di più…ma forse è solo il punto di vista di un chitarrista.

8. Se poteste…cosa cambiereste di minor misdemeanors?

Tornassi indietro forse penserei a più pezzi originali, ma al tempo non lo facemmo e non possiamo tornare indietro.

9. Steve Harris, Kerry King and Tom Araya, Philp Anselmo, Axl Roses…qualcuno ha ascoltato le vostre canzoni? Avete ricevuto riscontri dagli autori originali della canzoni?

Abbiamo ricevuto riscontri dagli Europe ( Rock the Night era una delle hit di The key of 666) e dal managment degli Ac/dc. Si dice che Bruce Dickinson abbia suonato Run to the Hills nel suo show alla BBC e sembrava simile alla nostra versione.

10. Oltre 150 live in pochi mesi cosa significa per noi?

Suonare dal vivo è una grande cosa…siamo una buona band dal vivo, siamo soliti lasciare i nostri spettatori tra sorrisi ed applausi. Per noi è importante curare con rispetto ed attenzione ogni tipologia di locale, spettatore o promoter. Parliamo di una parte importante del nostro lavoro, d’altra parte i nostri fan so i nostri datori di lavoro, senza di loro non ci sarebbe nulla.

11. Ultima domanda…cosa potete dirci sulla Tapete Records?

La miglior label in assoluto! Disponibili sino al midollo con i musicisti, anche perché loro stessi lo sono..siamo felici di essere con loro!

English version

Foreword

Their name is Hellsongs. They come from Sweden riding in a green-white van with on the sides the HM flames rising from its own ashes, clothed as what they themselves call lounge rock. The Swedish trio, active from 2004, offers a gorgeous reworking of well-known metal songs, completely changed and put at the service of indie music.

Therefore, don’t expect to hear guitar distortions but, on the contrary, banjos, keyboards and wind instruments, softened by an interesting acoustic approach; and definitely you will find neither growling nor screaming, but only the bewitching voice of Harriet Ohlsson, lead singer of one of the most original bands at present.

Someone could perhaps object that the concept related to the word “original” may appear, in this case, as a clear oxymoron, considering that the subject matter is a band which is totally committed to cover versions. However, in spite of this premise and the fact that Europe’s music scene already counts bands such as Bluebeaters (for Rock Steady), Six feet Under (for Death Metal ), Me First and Gimme Gimmes (for Punk) and Nouvelle Vague (for Bossa Nova), Hellsongs succeed in producing a charming invitation to the enchanting world of alternative music, through a careful vision of music world combined with a good technical approach.

Even though they already recorded two excellent EP and made a chart debut, unfortunately they aren’t so famous in Italy yet… but it will take only the time to listen to a few tracks to start loving them.

Today Music-on-tnt will try, in its own small way, to help a wider diffusion of the amazing universe promoted by Tapete Records.

The album

«Minor misdemeanors» invites the listener to picture ten metal tracks from a new perspective; a wider view which is able to attract not only those who usually feed on indie-alternative music, but also great part of the headbangers, provided that they are able to understand how music can use different channels. Anyway, although considering the related hazard, I don’t think radical metal fans of Maiden, Judas Priest and Pantera could charge Hellsongs with contempt, even if the cover art and the title of this full-lenght album somehow recall a criminal act of little importance.

Listening to thise tracks, you will perceive the presence of a necessary share of courage, as well as of clear and brave ideas which don’t seem to search for anyone’s favor, nor seem willing to negotiate with the mainstream music system. A kind of natural parallelism with Pirandello’s philosophy stating the theory of «Right you are, if you think so», whereby the absolute unknowability of reality is the cornerstone of our being, according to which everyone is able and free to formulate a personal interpretation of the world around us, which may be different from other people’s vision.

The record opens with a reinterpretation of «Skeletons of Society», that forces you to forget «the seasons in the abyss» and get ready to enter the delicate and soft Hellsongs’universe. My Engström Renman’s pleasant voice embraces naturally the sound of a six-string submerged in the keyboard’s black and white drops, which are able to donate lightheartedness to a song that itself is dark and grave. In this song, like in others, the band redefines the strophes leaving the chorus as handhold for our memories. A key example is just represented by the following song, «Heaven can wait», in which the rhythm base devotes itself to a vintage soul, destined to a sort of narrative climax whose peak lies in the declarative art, just like the meditative «Youth gone wild».

If songs like «School’s out», approaching very close to pop music, and «Welcome to the Jungle», characterized by ghost notes, seem to be a little less focused, the album gets back on the right track with the beautiful «Walk». This song, from the album «Vulgar display of power», looks rather faithful to the original, despite the delicious Hellsongs’ reinterpretation, which shows a curious sound enclave bringing back to the Seventies.

Certainly you won’t be bored with «Minor Misdemeanors», as disclosed by examples of great importance, in which the sound aspect is accompanied by a recitative feature («Sin City»), which joins well together with the lounge jazz traces («I wanna be somebody»), noble development anticipating a great final («United»).

Interview

12. All my little interview start with the same question: what Hellsongs means? What’s name genenis?

What Hellsongs means? Well, it is just a name, but the idea behind it is quite simple. We started out playing metal songs in a acoustic environment and most of the bands that we have covered have had a flirt with the devil. I would say it is quite typical for the metal genre to at least have some kind of relationship to hell, in a more or less apocalyptic way. So, if you like you could say that we play hell songs. This is all stated with a glimpse in the eye and I do think that also goes for most metal heads out there. Maybe except for Burzum 

13. Watching minor misdemeanors cover art we can see some tipical metal symbol like 666 or silver skull, but why do you choose a Bradford family van?

The Hellsongs VW bully you mean? Oh, that has been around since our first ep (Lounge, 2006) and it was our friend Pär Sånglöf (who has been doing most Hellsongs artwork through the years) who felt that the vibe such a vehicle creates is close to the music we played

14. Generally, a minor misdemeanor is considered to be any infraction punishable by less than one year in jail, how is this title born?

As some people obviously are offended by our versions, it felt like a suitable title. We also happened to get quite intimate with the long arm of the law in different countries during a short period of time (Germany, Italy & Canada). We did nothing bad, but still were confronted with quite harsh police officers. Especially the Italian officer was hard on our driver, yelling loud and fast. After pulling us over, a whole lot of questions and all doors opened – whole car examined, they were satisfied. We were suspected of smuggling gypsies.

15. How can you explain 948852 8-17-’84…subliminal message?

Ah, finally someone asking about that. Well, sort of but no more than a date.
A record which made quite an impact in Sweden was released on that specific date.
It is there just for fun. And maybe to remind us about how metal was looked upon back then

16. How do you choose tracks to revisited?

It´s actually rather easy.
First, they have to have something to tell, lyrically wise. A good story, or a message/sentence that can be used in a specific direction. If we take We´re not gonna take it as example. The song has a strong party vibe about it (nothing wrong about that at all!) but when we play it, it is used much more as a song for the oppressed, or as a wake up call when something is unjust. In 9 times of 10, we have a personal connection to it as well. Being a metal head since the 80´s makes it easy to find golden nuggets in the metal genre.

17. We’ll listen soon a new release, can you say us some preview? Is the road always the same?

Yep, we have been in the studio during December & January and the recording sessions are soon finished. If the previous albums have taken small steps forward, this one is more like a giant leap. This since there will be more original tracks on it, more heavier covers (in a musical context) and a heavier instrumentation. No Hellsongs album before has had so much drums, bass and electric guitar on it. This said, even if there will be more up tempo songs than before, there are also some of the most stripped down songs ever on the album. We have had great fun while recording, no limits at all – and I hope that you can tell by listening to the album.

18. I think that Walk, Heaven can wait and United are three little pearl, bat in your opinion which is your perfect song?

Thanks. Those songs are also dear to us. It differs from time to time, but I would say that The Trooper is one of the songs I´m most satisfied with, but hey – that is probably just from a guitarist point of view…

19. If you could, what would change in minor misdemeanors?

The ambition back then was to have some more original tracks on it, but we didn´t make it at that time. It doesn´t bother me now, but it did back then.

20. Steve Harris, Kerry King and Tom Araya, Philp Anselmo, Axl Roses…somebody listen your song? Do you receive some feedback by original author?

We have received huge thumbs up from Europe (Rock the Night was on the Hymns in the key of 666 album) and also from the management that works with AC/DC. Rumour has it that Bruce Dickinson has played Run to the Hills in his own BBC show and it seems like we are meeting him in September this year. I hope to be able to chit chat with him for a while.

21. Over 150 live show in a few time …what is the significance?

Playing live is great, that is what it´s all about. If you ask me, we are a really good live act – always leaving the audience smiling and cheering. It is important to us to treat every venue, every audience, every local promotor with utter respect. As I see it, that is a important part of the job and our audience are our employers, without them – there would be nothing.

22. Last question is about Tapete Records…what can you say about?

It must be the best record label there is!
Always very flexible, always with a musicians perspective in their backbone. The founders are musicians themselves, that´s why. We are very happy to be on this label.

Thanks a lot!