Giusy Ferreri – Gaetana recensione.
Onore e gloria agli artisti emergenti. Ogni volta possiamo sperare che si possa “inciampare” in qualche nuovo talento, che porti alto il nome della propria nazione attraverso l’arte della musica. Sarebbe una gran cosa, anche perché l’Italia, ad esempio, non può contare su molte possibilità; se il frutto, poi, cade lontano dall’albero, rischia di diventare internazionale. Ultimamente sono in molti ad avere questa responsabilità: Elisa, Zucchero, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, ecc. Il bello è che, di questa categoria, non esistono solo pietre miliari, ma anche dei diamanti più grezzi che scintillanti. Tra le massime: Gigi D’Alessio, Paolo Meneguzzi e l’immancabile Giusy Ferreri, alla quale è toccata questa condizione senza che nessuno gliel’abbia chiesta.
Giusy nasce come artista indipendente su MySpace, fino ad arrivare alle luci della ribalta grazie alla prima edizione di X-Factor nella categoria “Over 25”. Non vinse, ma arrivò seconda oscurando completamente gli Aram Quartet nel campo discografico. Nelle ultime esibizioni ci si doveva presentare con un brano inedito, scritto dagli stessi artisti: Giusy, accantonò delle sue idee per lasciare spazio alla fortunata “Non Ti Scordar Mai Di Me” ( scritta da Tiziano Ferro e Roberto Casalino ), con la quale si aggiudicò ben 6 dischi di platino con il successivo EP e continue accuse per plagio nei confronti di brani degli Alter Bridge e di Amy Winehouse. Riguardo quest’ultima, critici meno esperti, affermano che la timbrica vocale di Giusy sia identica all’artista inglese…a questo punto viene spontaneo pensare se abbiano mai sentito le rispettive parti prese in esame. Dopo l’estate arriva il momento del secondo album: “Gaetana”, album d’inediti, o quasi, che ricerca un contatto più intimistico con la reale immagine di Ferreri.
L’album prende il nome dalla nonna materna ed infatti due brani ricercano un contatto con le origini, grazie ai nuovi arrangiamenti di “Pensieri” e “Il Party”. Si susseguono continui plagi che non sembrano aver ragione d’esistere ( in riferimento a “Novembre”, considerata un remix di “Back To Black” della Winehouse ), a testi che rasentano la banalità come “Piove” ( tipica canzone di chi vuole fare un resoconto della propria esistenza, ricercandolo in un’uscita per riprendersi qualcosa al quale non si appartiene più ) o “La Scala” ( di Linda Perry ), per poi vedere come anche un duetto con il proprio “datore di lavoro” sembra non funzionare ( L’Amore E Basta ). Su quest’ultima, però, l’idea sembrava funzionare, ovvero quella di tracciare un profilo di Giusy attraverso delle rivendicazioni che le sono dovute e sostenendo che resterà sempre la stessa. Interessante “Il Sapore Di Un Altro No”, un testo molto intenso e profondo, e “Stai Fermo Lì”, dove finalmente sentiamo la reale voce di Giusy senza alcun tipo di tonalità rauca: perfetta.
Numerose sono le collaborazioni tra cui Linda Perry, Tiziano Ferro, Sergio Cammariere e Roberto Casalino, i quali scrivono la maggior parte delle canzoni lasciando spazio a Giusy soltanto per quattro brani. Il disco, avendo avuto un buon successo in Italia, si è deciso di esportarlo all’estero, precisamente in Francia, Olanda, Austria, Grecia e Germania; per cercare, invece, di riempire il vuoto che lascerà Giusy qui in Italia, si è deciso di far uscire la sua biografia, ricca di tante di quelle informazioni da poter riempire le nostre giornate uggiose alla ricerca di novità sulla carriera poco manifesta della nostra star preferita.
L’album non è brutto, ma decisamente non bello. La timbrica di Giusy assomiglia a qualcosa di già sentito e ha del graffiante che farebbe diventare sordo qualsiasi microfono e orecchio. Non stona poichè un sorriso smagliante basta a distogliere l’attenzione da un talento che, forse, non è mai esistito. Si aveva bisogno di riempire il panorama internazionale e così abbiamo trovato il nostro capro espiatorio. Diamo fiducia a “Gaetana”, perché Tiziano Ferro ha saputo segnare un altro goal.
Ps: nella nuova edizione di X-Factor, c’è chi ha vero talento e timbrica vocale notevole alla “Giusy Ferreri” ( Veronica Scoppellitti, in arte Noemi *purtroppo eliminata ndr.).