FRANCESS – un viaggio in Submerge, intervista.
Italo giamaicana, americana nel piglio che dal pop internazionale si veste di quella scena digitale toccando, anzi accarezzando di quando in quando, sapori dub, trip hop e qualche bellissima decorazione melodica di bel canto.
FRANCESS torna in scena con un disco di inediti dal titolo “Submerge” che in rete si presenta anche con il video ufficiale del singolo “Follow me”. Dalla Sonic Factory e dalla collaborazione per le musiche con Mauro Isetti e Egidio Perduca.
Francess ci regala brani che devono molto ad un certo cliché glitterato di grandi vedute internazionali, probabilmente non è un caso che l’omaggio che troviamo sia un brano come “The man I Love” di Gershwin. E non stupisce neanche che ci si ritrovi in più momenti in una danza goliardica tra italiano ed inglese come aveva ampiamente dimostrato di saper fare con l’album “A bit of Italiano”. Con questo lavoro si conferma maturità e distacco da un paese come il nostro che gioca un ruolo forte nella contaminazione del santo pop. “Submerge” sa di America dei musical quando suona e gioca e rimbalza di un timig accattivante in “Reay Set Go” (ultimo video rilasciato in rete), sa di grandi main stream quando suona “Memory Lane”, lascia il retrogusto di andamenti africani quando canta “The Show must go Wrong” oppure celebra la sensualità digitale dal sapore hip hop quando suona “Moon”. Una breve intervista per gli amici di Music On Tnt
“Submerge”. In cosa ti sei immersa?
L’atmosfera creata dai suoni, dall’arrangiamento di questo brano ha guidato la scrittura del testo portandomi a riflettere su quella sensazione di impotenza che a volte proviamo difronte all’enormità della vita e che come un’onda ci sommerge. Ho raccontato l’esperienza di questo “dolce naufragar” descrivendo l’oceano prima come un re imponente e severo e poi come un accogliente ventre materno.
Perché questa copertina? Quanti segreti ci sono in queste nuove canzoni?
Un po’ di segreti ci sono ma la foto in copertina è forse più un suggerimento a fare silenzio e ad ascoltare facendosi trasportare dalla musica.
Italiano o inglese? Da cantare e da scrivere, alla fine cosa preferisci? Cosa ti senti più addosso?
Ormai, dopo le diverse sperimentazioni linguistiche e culturali, ho capito che la via di mezzo è la risposta. L’equilibrio e l’interazione fra queste due parti di me è sicuramente il linguaggio che mi permette di comunicare al meglio
Dalla Sonic Factory vien fuori questo suono assai americano… ma sei d’accordo con me se ti dicessi che in tantissimi tratti si esalta il bel canto della tradizione italiana?
Sono d’accordo. Sono molto orgogliosa delle mie origini e sono fiera di essere italiana. Il fatto che si percepisca la presenza dell’Italia nell’America della mia voce “black” mi rende molto felice.
La collaborazione con Isetti e Perduca. Com’è stata col senno di poi?
Dall’etá di vent’anni ho avuto la fortuna di essere seguita da loro. Non tutti hanno il lusso di avere tempo e sostegno per crescere artisticamente e professionalmente. Per questo sarò sempre grata alla Sonic Factory.
Prossimo video alle porte?
È uscito a settembre il mio ultimo video della canzone “Ready Set Go” quindi per il momento non è in programma l’uscita di un nuovo video