Ex “I nostri fantasmi”, recensione
“Quanti artisti senza musa”
Dopo qualche tempo torniamo all’ombra dell’arena scaligera per ritrovare gli Ex ( Roberto Mancini, Stefano Pisani, Gabriele Agostinelli, Yari Borin), quartetto veronese, attivo ormai da più di vent’anni, che arriva a noi con una nuova release promossa dalla sinergia di And 76, Andromeda Relix e De Fox Records. Una settima fatica che sembra voler confermare idee e tendenze argomentative della band, pronta a porsi a cavallo di un bilanciato hard rock e un’animosità combat, che si ritrova tra le righe di un songwriting immerso nell’osservazione della quotidianità, spesso insofferente ed ipocrita.
A dare battesimo al disco è il breve impatto sonoro di Vieni a vedere e la giocosa ironia de La mia donna odia il rocchenròll, ideale rampa di lancio per No panic, un ottimo mood sviluppato su riff riuscitissimi, silenzi ragionati e un’ottima bass line, spesso fulcro delle strutture sonore, proprio come appare in L’Ambiguità, sviluppata su rimandi anni’90. Un animo in battere, che trova poi i sui apici compositivi tra le spaziose note de La sconfitta del 2000, annoverabile tra i tracciati più convincenti, al pari di (Ogni giorno è) un nuovo giorno, impeccabile percorso armonico. A dare complemento alla tracklist sono, infine, la perfettibile California e le venature in levare di Santi e delinquenti, accusatoria e verista.
Il disco, ben arrangiato e comunicativo, viene finalizzato da un’ottima artwork (curata da Slegopitego\Tempo Elettrico), in cui i rimandi anni’70 si uniscono ai celati citazionismi dell’inlay e ad un booklet-poster strutturato in anti-flag style.
Insomma un’opera che, pur non immediata, nasconde una reale privazione di punti di riferimento, sospinti semplicemente dal rock…inteso nella sua accezione più ampia.
Tracklist:
01. Vieni a vedere
02. La mia donna odia il rocchenròll
03. No panic
04. L’ambiguità
05. Ora
06. La sconfitta del 2000
07. (Ogni giorno è) Un nuovo giorno
08. Idee uniche
09. California
10. Santi e delinquenti
11. Cicatrice