Empty Tremor – Iridium, Recensione

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Gli Empty Tremor tornano sulla scena del prog metal dopo un periodo di silenzio, lo fanno ingaggiando il cantante che vide la nascita del gruppo, Gio de Luigi al posto di Hartmann.
La natura della band non è mutata sostanzialmente, per la felicità dei loro fan. Un po meno per chi nutre un bisogno di evoluzione che in musica significa maturare.
L’operato risulta ben eseguito e curato, notevoli le stoccate chitarristiche e vocali che Giò propone, facendosi padrone pienamente della scena sonica dell’intero componimento. Per quanta riguarda la struttura dei nove pezzi, sottolineamo la prorompenza e la solidità dei lavori, vicini allo standard che propone il genere, fatto di scale e cavalcate con pennellate di elettronica che ci riportano agli anni ’80, anche qui, per molti una manna, per altri, un ritornello nauseante già sentito e risentito.

Non mancano le ballads “strappa lacrime” che fanno il loro “sporco” lavoro, “sentire” per credere “Friends in progression” che si presenta melodicamente appropriata, forte dello stoccaggio classico fatto di piano, chitarrra e assolo fra una pausa e l’altra, utilizzato come magico collante emozionale!
Ripeto, nulla da eccepire sul piano dell’esecuzione,i ragazzi hanno in dotazione una tecnica palpabile e invidiabile, tanto meno sul piano della produzione che sembra non faccia mancare nulla alla struttura portante di Iridium, rimane il fatto che sul piano dell’innovazione stilistica e sull’originalità che un ascoltatore puo aspettarsi, manca di quel guizzo originale che è diritto di tutti esigere.

Vero anche che facendo parte di un genere che di per se permette poche eccezioni, resta un opera degna di nota per gli amanti. Per tanto, consigliato sicuramente a chi ha fatto del Prog metal il proprio credo musicale.

TRACKLIST:

1 Breaking The Mirror
2 Run
3 Warm Embrace
4 Autumn Leaves
5 Friends In Progression
6 Unconditional Love
7 Everyday
8 The Last Day On Earth
9 Iridium