Edoardo Chiesa Canzoni sull’alternativa, recensione
Edoardo Chiesa è uscito dal gruppo (Madame Blague) per raccontare piccole narrazioni solitarie, senza allontanarsi dall’abbraccio con la DreamGorilla Records. Infatti, la label savonese, in sinergia con L’alienogatto, si mostra come trait d’union con il recente passato del cantautore.
Le modulazioni emotive che Edoardo porta con sé, appaiono oggi più che mai accoglienti e poetiche, attraverso otto tracce che giungono a noi macchiate di rock, blues, funk, jazz ed un docile tocco di alternatività.
L’album appare, sin dai primi istanti, come istintivo e diretto, ma soprattutto immediato e privo di orpelli. Un disco che racconta in maniera (s)personalizzata l’arte del suo autore, attento alla linearità delle strutture e alle armonie regolari, ipnotiche quanto il lavoro geometrico ed illusorio della cover art.
Piacevoli e poppeggianti, queste Canzoni sull’alternativa, paiono pronte a portare alla mente le applicazioni espressive dei Vibrazione, nonostante una forte predominante vocale, in cui il lato euritmico e preciso della chitarra, porta il suo riff a ricompone la struttura del ragionato uso pop delle pelli, pronte a donare espressività particolareggiata, senza perdere la piacevolezza indie.
Mentre un atteso guitar solo ci porta immediatamente sui confini di Se non fossi già stato qui , la curiosa ed ironica traccia, si palesa come mescolanza folk, definita tra il cantautorato vintage ed una struttura danzante ed easy. La lirica, facile ed immediata di Ti rispondo,anticipa il pop rock di una sei corde strappata, atta a recuperare spazi senza fiato, mediate i cambi direzionali di un unico tracciato dipinto dai graffi vocali del cantautore.
Se poi quasisi lambiscono strutturazioni reggae in salsa Tricarico, è con Mia Paura che passiamo sul territorio blues, per poi giungere al boogie di Pioveva, la cui teatralità anni ’60 evidenzia le fattezza di una curiosa e divertita filastrocca, pronta a chiudersi nelle maglie fitte di Queste quattro sfere sporche . Il curioso titolo invita l’ascoltatore tra le venature in levare di un brano pop rock i cui, rimandi alt-country impreziosiscono un album rapido e convincente.
Tracklist
1. L’alternativa
2. Se non fossi già stato qui
3. Ti rispondo
4. Mia paura
5. Pioveva
6. Noi
7. Queste quattro sfere sporche
8. Nati vecchi