Caveau “In”, recensione
In questi ultimi mesi Pesaro sembra essere diventata un piccola interessante fucina rock, pronta a restituire agli ascoltatori band underground di interessante prospettiva, proprio come dimostra l’esordio dei Caveau, distribuito e prodotto da ALKA Records. Premetto che dal punto di vista soggettivo il disco non è riuscito a raggiungermi completamente, nonostante l’intensità espressiva che si cela dietro all’aurea descrittiva delle dieci tracce, dunque, ciò che scriverò è figlio legittimo dell’oggettività.
La mescolanza degli stilemi pop, macchiati di dark-wave, vengono narrati dalla voce di Valentina Clizia, abile (nella sua sentita espressività) nel portarci agli impianti vintage di Anti-gone, attento incipit, in cui disorientamenti post punk in stile eightees emergono dalla partitura. Un’alternanza avvolgente in grado di alimentare una dicotomia tra il new wave ed i colori punk-age. La band mostra il proprio lato espressivo fortemente legato agli anni’90, proprio come dimostra Entra, il cui retrogusto Utsmamò si inserisce sulla linea vocale, pronto a perdere gli accenti e riportare alla mente alcune strutture espressive di Eva Poles. La traccia, scarna e scarnificata, si pone come ponte esecutivo di Bicchieri rotti, in cui l’approccio chitarristico definisce stoppati sentori calmieranti, prima di concedersi un climax sonoro tra moderata distorsione e groove.
Tra i migliori brani annoveriamo la schizofrenia di A.D.>, riuscito brano Ferrettiano e Revolution Love, distorta e dinoccolata espressione fuori tempo, tra metodiche deja ecù e stilemi eightees.
Se poi con Non ho sete viene ad emergere l’evidenza della bass line e gli spigoli delle pelli, con Nebbia nera ci si orienta su di una visionaria e inquieta cupezza, pronta a ritrovare emotività nel suo cuore pulsante. A chiudere il cerchio imperfetto sono poi il rock diretto e andante di Fuggi dall’incubo giallo ed i riflessi emotivi di Luci da fermo, in cui la ridondanza espressiva si cuce sulle toniche ammalianti di un tempo passato.
Tracklist
1) Anti-Gone
2) Entra
3) Bicchieri Rotti,
4) A.D.
5) Non Ho Sete
6) Nebbia Nera
7) Revolution Love
8) Fuggi Dall’Incubo Giallo
9) John Doe
10) Luci Da Fermo