Causa “Teledisperati”, recensione

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Ho sempre pensato che i veri ritmi vacanzieri, con la loro voglia di spensieratezza ed energia danzante, non fossero le hit mainstream imposte dal marketing aggressivo di tv e radio, quanto piuttosto il trittico sonoro ska reggae punk. Una triade sonica in grado di stemperare i mali sociali di quel mondo difficile cantato da Carotone. Una stirpe in levare capace di inoltrare l’ascoltatore in un mondo sollevato e caldo.

Appare pertanto consequenziale considerare questo Teledisperati un disco per l’estate, grazie alle sue armonie che pur forzate da un (quasi) impegnato songwriting, regalano dieci partiture giovani e piacevoli

Il disco dei Causa, pur tra alti e bassi, dimostra una maturità superiore alla media sui generis. Infatti spesso il nu-punk …ma chiamiamolo pure PPP (power pop punk), troppo spesso è caratterizzato da vocalità post adolescenziali alquanto fastidiose. Il rischio con i Causa è però immediatamente fugato grazie alla convincente linea vocale di Cesto, che apre le danze con l’iniziatica Banca armata. La traccia, tra canti e controcanti fornisce la visuale semplicistica di un quotidiano bagno del sangue “contocorreziale”, attraverso una linea di immediatezza espositiva, che si fa ispirata ed in levare con Maschera, in cui lo ska (core) punta sulle falsità sociali.

Sin dal primo ascolto sembra emergere un buon uso del drum set, idee chiare e un sensibile influsso del mondo Punkreas, qui impreziosito da molti cambi di direzione, che rendono le composizioni cangianti e capaci di andare ben oltre il deja ecu.

Il veloce viaggio di Libera, concettualmente prevedibile, affronta una ritmica Persiana, anticipando la poco convincente Atomo e il minimal punk di Mea culpa, per poi librarsi su buoni valori con Terre del Sid, in cui ritroviamo un andamento giamaicano, tra ska coinvolgente e chiusure punkettare. Se poi il quintetto sembra perdere il senno con le esagerazioni corali di Notte calda, arriva a calmierarsi con le influenze classic rock in Sangue sporco, atto d’accusa contro uno dei peggiori veleni del nostro tempo.

Dunque un disco che ha deciso il suo presente, in quanto posto su di un guado tra impegno e spensieratezza, che non sempre risulta vincente…ora sarà però necessario attendere la prossima fatica, per capire chi davvero siano i Causa…ma nel frattempo lasciate entrare in voi l’estate e ballate!

Tracklist:

Banca Armata
Maschera
Magramano
Libera
Atomo
Mea Culpa
Cuore Furibondo
Torre Del Silenzio
Notte Calda
Sangue Sporco