Beth Hart & Joe Bonamassa – Live in Amsterdam, recensione.
Come mi capita sempre più spesso ultimamente, mi sono imbattuto in Beth Hart per caso, sfogliando video su YouTube di Joe Bonamassa.
Essendo Bonamassa un chitarrista di fama, mi sono sorpreso non poco vedendolo far da “spalla”, in un live addirittura!
Ebbene, mai tanta fortuna si è rivelata dietro un caso. Ho scoperto infatti una splendida artista, con una bella voce, graffiante e calda, sexy, una bomba in pratica.
Bonamassa è un chitarrista con i controfiocchi, virtuoso, pulito, la sua chitarra è un turbinio di note, mai fini a se stesse. Anche di lui torneremo sicuramente a parlare in futuro, ma torniamo a questo live.
Registrato ad Amsterdam nel Koninklijk Theater Carré di Amsterdam. Il concerto contiene 22 brani, tra le tracce troviamo rivisitazioni di brani classici del soul/blues contaminate di rock comprese dagli album, sempre in coppia con Bonamassa “Don’t Explain” e “See Saw”. La riuscita dell’album è anche dovuta ai musicisti che li accompagnano in questo live, semplicemente impeccabili.
Beth Hart dicevamo, possiede una voce incredibile, è padrona del palco come poche, è bella e sensuale come solo la musica soul/blues sa essere a volte. Il fatto di proporre dei classici che facevano parte del repertorio di Aretha Franklin, Billie Holyday ed Etta James, solo per citarne alcune, è di per se rischioso perché i paragoni corrono, ebbene stavolta i paragoni non servono visto che in ogni caso non rimpiangeremo gli originali. E’ brava, coinvolge e seduce chi ha la fortuna di ascoltarla grazie a un talento cristallino, a un controllo della voce perfetto.
Parlarvi delle canzoni una per una è inutile, il cd si deve ascoltare tutto, perché non ci sono cadute di tono, o brani meno riusciti, il livello è altissimo durante tutto l’ascolto.
Dal vivo il duo Hart/Bonamassa è indiscutibilmente una macchina da spettacolo priva di pecche. Un concerto dei questi due deve essere tra quelli che difficilmente si dimenticano, è difficile restare impassibili a casa senza seguire la musica e non provare a cantare. L’ interpretazione delle canzoni è fatta con l’anima, le parole non sono semplicemente cantate ma sono vissute, sofferte.
Bonamassa riesce a ritagliarsi momenti nei brani assolutamente unici, non è una gara tra due primedonne, non è un voler stupire e far capire chi comanda tra i due, è un mettersi al servizio della musica, per amore di quello che si fa, per il piacere di farlo.
Ebbene quando mi capita di assistere a una serata come questa, non vorrei che finisse mai o non vorrei mai andarmene via, e lo stesso è per un cd cosi, ogni volta è un piacere riascoltarlo.
Quindi fatelo, ascoltatelo, guardatelo, nutritevi di una band di ottimi musicisti, di una voce splendida e di un chitarrista tra i migliori al mondo!