Anonimo FTP
Sfumate fotografie appese ad una parete, un paio di ray ban dalla montatura a goccia che si assesta tra il retrò e l’auge giovanile. Nuvole basse che occludono la vista di una vita da vivere correndo, come i cumulonembi corrono inseguiti dal vento. Questo è quello che si può leggere tra le righe della cover art, dopo l’ascolto di “Lo sguardo al cielo”.
Ad aprire il nuovo album degli Anonimo FTP è proprio questa voglia di crescere, camminare ed evolversi, inerente al come la band sembra volersi affaccendare, verso la conquista di nuove mete. Infatti dando ascolto al recente prodotto targato Il re non si diverte, appare sin da subito una palese virata verso il Pop, anche se rimangono vivi gli alacri richiami all’alternative, presenti in quasi tutto il disco, impreziositi dai sapori retrò della psichedelica Huxleyana, che emerge in brani come la convincente “Facsimile”.
La band milanese porta con se la solita voglia di stupire il pubblico, da un lato con il concreto rischio di perdere lungo il tragitto i fan della prima ora, ma d’altra parte, con l’azzardo di cercare un’apertura verso nuove realtà. La sterzata concettuale, è forse dovuta al cambio di line up o più probabilmente voluta, nel tentativo di comprovarsi nella semplicità compositiva, facendo leva su eleganti liriche. Emerge un’anima dal modificato soffio vitale, maggiormente acustica rispetto al passato recente, ma con qualche lacuna che emerge da un arrangiamento che a tratti non appare impeccabile, nel suo tentativo di far affiorare le sonorità del disco. Il prodotto è comunque capace di esplorare piacevolmente le acustiche easy listening, come palesato dalla positivista “Luce del sole”, in cui le chitarre di Centamore e Parisini trascinano armonicamente la sezione ritmica.
Come si diceva, l’onda alternative è tutt’altro che esaurita, il fill rouge prosegue con “Nuova nuova” e “Morbida”, tracce di valore, che si avvalgono del violino di Crucitti, il cui ingegnoso tocco dona leggiadria alla musicalità del gruppo.
Proseguendo nell’ascolto è inevitabile soffermarsi sulla Verdeniana ”Questa sera”, probabilmente il brano concepito nel miglior modo. Emerge finalmente la voce di Vince Merlino capace, in questo potenziale singolo, di raccontare la verità su se stesso, rivelando notevoli potenzialità. Infatti, complice il terreno fertile di una partitura più grezza e grintosa, Vince riesce a trovare un perfetto equilibrio, proponendo un difficile cantato, pervaso di originalità e destrutturazione.
Siamo di fronte ad un disco capace di fondere senza particolare cervelloticità il rock, il pop e l’alternative, parti di un puzzle che la band ha iniziato a costruire attraverso la sperimentazione e l’ardimento di chi ama lasciare gli allori nel cassetto e continuare a gridare la propria creatività.
Tracklist:
01. Al posto mio
02. Facsimile
03. Vuoto a perdere
04. Lo sguardo al cielo
05. Luce del sole
06. Nuova nuova
07. Questa sera
08. Morbida
09. Nei disegni
10. Il film che vuoi
11. Ti accontenti