Andrea Bocelli – My Christmas. recensione
Si è parlato di quale sia il vero modo di rappresentare il Natale e la risposta si divideva in due categorie ben distinte: il modo profondo e il senso tradizionale. Quest’ultimo si configura come il più conosciuto e ricco di tutti i brani natalizi più famosi delle nostra storia e di quella del resto del mondo. Tra brani ecclesiastici e folkloristici, il mondo, intorno a Dicembre, si stringe intorno a canzoni indimenticabili che moeetono in evidenza tutto quello che, durante l’anno, non si ha il coraggio di dire apertamente. E’ sempre difficile mostrare i nostri sentimenti ad un’altra persona o di restare uniti quando le famiglie si dividono, ma il Natale riesce a mascherare, anche solo per un secondo, ogni piccolo problema e le famiglie si riuniscono di nuovo lontane da mille distrazioni e corse irrefrenabili verso l’eredità di qualche parente morto da poco. I bambini ridono perchè sanno quello che arriverà durante la notte e quello che porterà: ulteriori gioie di pacchi d condividere nell’atmosfera gioiosa della pura innocenza propria del mondo. Un quadro difficile da vedere durante tutto l’anno e che, soprattutto, si mette in contrasto con la verità realtà del mondo che c’è fuori dalle case, della quale, però, si cerca di avere riguardo in favore di tutti quelli che meritano un posto caldo in cui stare. Anche la televisione, macchina infernale e portatrice (ultimamente) solo di lussuria insensata che deforma la mente degli adolescenti, sembra riunire le famiglie, ma cosa c’è sullo schermo durante il Natale: i cartoni della Disney, i film di Spielberg, le innumerevoli versioni cinematografiche de “Il Canto Di Natale” di Dickens, ecc. Inerente a quest’ultima parte dell’elenco ci troviamo di fronte ad un’interessante novità: esiste un’ultima versione de “Il Canto Di Natale”, una pellicola in 3D con protagonista Jim Carrey e con le musiche di Alan Silvestri. Ma c’è un elemento a sorpresa: l’orgoglio italiano Andrea Bocelli che mette in mostra, in occasione delle feste, un album chiamato “My Christmas” che riporta in vigore tutte le canzoni più famose del repertorio invernale.
My Christmas – Il Senso Tradizionale
E’ noto di come, ultimamente, Andrea si sia avvicinato più al pop che alla lirica. E’ anche vero che si configura sempre come un dominatore incontrato nel genere delle grande arie e che, in base a dei dati, i suoi dischi hanno cominciato a vendere molto di più nel momento in cui si è voluto cambiare direzione da “Cieli Di Toscana” in poi (anche se tutto era già stato prestabilito dal duetto con Giorgia in “Vivo Per Lei”). Ma stavolta è diverso: molti dicono che sia stato proprio David Foster, suo produttore, a rovinare la sua voce per il fatto di averlo immerso in un genere a lui lontano, ma bisogna ricordarsi che tutti i tenori, prima o poi come anche le rockstar, hanno saputo cambiare direzioni verso generi che non appartavano loro. Andrea, in “My Christams”, sembra trovarsi completamente a suo agio mostrando di muoversi liberamente tra varie lingue e vari cambi di velocità, a livello ritmico.
Innumerevoli sono state le collaborazioni in questo album, molte delle quali potevano risultare anche abbastanza strane (Muppets e Mary J. Blige), ma che hanno saputo funzionare e creare la giusta atmosfera natalizia che traspira dal disco. Alla pari di questo discorso, molto si può dire sulla scelta dei brani che sono stati accuratamente selezionati al fine di creare il giusto sottofondo mistico e non in ogni casa in cui finirà il progetto.
Si comincia, infatti, con una canzone immortale di Irving Berlin, portata al successo da Bing Crosby, che è “White Christamas” in una versione al pianoforte molto toccante, la quale si ricollega con “Blue Christamas” (in duetto con Malika Ayane) in cui troviamo un Bocelli che s’immedesima alla perfezione nel ruolo di chi passa il Natale completamente in solitario pensando all’amata che non c’è (notoria è la versione di Elvis e di Dean Martin) fino ad arrivare a “Cantique De Noel”, un brano francese di Adolf Adam in cui Andrea si ritrova a padroneggiare una lingua delicatissima che sembra “vestirlo” alla perfezione. Non c’è una sola singola cosa, in effetti, che andrea non sappia fare: questa frase è stata riferita, infatti, da quasi un’icona americana come Miss Piggy dei Muppets che si ritrova vicino al cantante lirico, insieme a tutti gli altri personaggi (non è un caso poiché anche i pupazzi di Jim Henson hanno dato vita, nel 1992, a un’ulteriore versione del “Canto Di Natale” di Dickens), nel cantare “Jingle Bells” in una versione che si altalena tra il lento e il movimentato; ma non è l’unica canzone per bambini che sussiste poiché troviamo anche “Santa Clause Is Coming To Town” (non molto recentemente cantata da Steven Tyler degli Aerosmith) e “O Tannenbaum”, la versione tedesca di “Oh Albero”. Legate poi alla nostra bella tradizione troviamo dei classici immortali come “Tu Scendi Dalle Stelle” (Alfonso Maria De Liguri – 1755), “Silent Night” (composta tra il 1815-1816 da Joseph Mohr e Xaver Gruber), “Caro Gesù Bambino”( di Piero Soffici). Ma fin qui non è possibile ritenersi soddisfatti poiché è possibile incotntrare, tra un brano tradizionale e un altro, delle canzoni che raggiungono i livelli altissimi d’immensità mistica che solo il periodo natalizio sa far raggiungere: si tratta di “Angels We Have Heard On High” (la migliore), “The Lord’s Prayer” (la preghiera più importante della cristianità), “The Christmas Song” (brano famosissimo interpretato da Nat King Cole, Ella Fitzgerald, ecc. e composto da Mel Torné e Bob Wells; in duetto con Natalie Cole), “What Child Is This?” (un brano che risale al 1865, fino al periodo di Enrico VIII; in duetto con Mary J. Blige), “Adeste Fidelis”.fino a “I Believe” (con Katherine Jenkins), un brano molto caro a Giovanni Paolo II. In tutto questo, però, cosa centra il nuovo film natalizio? Ebbene, il penultimo brano (non a caso), è proprio la canzone natalizia del 2009 nonché il tema principale del film ovvero “God Bless Us Evryone”: un brano impetuoso che, ovviamente, pone un riferimento alla famosissima frase del Piccolo Tim de “Il Canto Di Natale” di Dickens.
Insieme al cd, per chi volesse approfondire l’argomento, è presente anche un dvd di Andrea Bocelli in duetto con David Foster che sarà possibile vederlo anche, in prima serata, la notte di natale.
Andrea Bocelli ha decisamente cambiato il concetto di cantante lirico fino a diventare l’unico grande esponente odierno della bandiera italiana in grande stampo. Avere “My Christmas” significa essere delle persone che tengono molto alle tradizioni natalizie e ad avere un ottimo sottofondo per il proprio momento migliore dell’anno.