Abbado Mozart cofanetto. Recensione.
Questo cofanetto contiene le seguenti incisioni: sinfonie n. 29, 33, 35 (Haffner), 38 (Prague), 39, 40, 41 (Jupiter); sinfonie concertanti K297b e K364; i cinque concerti per violino e orchestra; i quattro concerti per corno e orchestra; il concerto per flauto e arpa; il concerto n. 2 per flauto e i concerti per fagotto e per clarinetto.
L’impronta del grande direttore milanese nella sua maturità si avverte in ogni momento. Il rigore filologico che caratterizza queste incisioni ci permette (finalmente) di ascoltare tutti i brani in forma integrale, con tutte le ripetizioni e i ritornelli prescritti in partitura.
La grandezza indiscussa di Abbado è coadiuvata da un’orchestra (solisti compresi) che tocca senza problemi l’eccellenza.
Il livello interpretativo raggiunto dall’unione fra un tale direttore e un’orchestra di questo calibro è uno dei più alti mai raggiunti, forse il più alto. Ogni nota, ogni pausa, ogni minimo segno contribuisce a generare un unicum la cui espressività è praticamente impossibile da ascoltare in altre incisioni. Le infinite sfumature dei fraseggi, degli accenti, delle emissioni dei suoni ci fanno scoprire una moltitudine di sensazioni ed emozioni raramente espresse anche nelle incisioni più blasonate.
La sinergia fra orchestra e direttore è totale, come anche fra le varie sezioni strumentali.
Stesso discorso vale per i concerti: perfetta intesa con i solisti, il cui livello di interpretazione e virtuosismo non potrebbe essere più alto.
Il suono dell’orchestra Mozart è semplicemente meraviglioso: chiarissimo, pastoso, espressivo, estremamente naturale e al tempo stesso in grado di estendere la tavolozza dei colori musicali oltre ogni aspettativa.
La registrazione è di ottimo livello: buono il palcoscenico sonoro, perfette ed equilibrate la timbrica e la dinamica. L’unico “difetto” che ho riscontrato è un’eccessiva “secchezza” dei suoni che vengono emessi praticamente senza alcun riverbero invalidando un po’ l’illusione di trovarsi in una sala da concerto; una caratteristica peraltro presente in altre edizioni della Deutsche Grammophon.
In conclusione si tratta di un cofanetto che merita un posto d’onore nella collezione di chiunque ami la Musica.
Un Mozart così non si riesce ad ascoltare spesso.
Un Mozart così è… Mozart!