AAVV – Red Hot + Riot
Lo spirito da leone di Fela Kuti domina completamente gli oltre 75 minuti di questo dodicesimo progetto musicale della Red Hot, un’organizzazione il cui scopo è “produrre musica e video e altri eventi mediatici usando il talento di artisti di punta per raccogliere fondi per combattere l’AIDS grazie alla cultura pop” (www.redhot.org). Come tutte le sue produzioni, anche questo Red Hot + Riot raccoglie attorno alla musica di Fela una quantità e qualità di musicisti straordinaria, oltre al supporto del coro e della sezione di fiati della band di Fela, ma di queste parleremo dopo.
Che dire di Fela Anikulapo Kuti, figura straordinaria nel panorama non solo musicale africano. Principe dell’etnia Yorouba, egli è forse il musicista africano più famoso, sicuramente uno dei più importanti di tutti i tempi. Nei primi anni ’70 creò il suo genere musicale, l’Afrobeat, fondendo i ritmi tradizionali Yorouba con i suoni del Funky e del Free Jazz. L’Afrobeat è uno dei principali fenomeni musicali dell’Africa, e tutt’oggi pulsa di vita nei lavori di moltissimi artisti, tra i quali spiccano vecchi membri della band di Fela, come Tony Allen, e suo figlio stesso, Femi Kuti, esempio vivente del detto africano secondo cui da un leone non può nascere una pecora.
Fela non fu soltanto un musicista. Egli si scagliò con le sue liriche taglienti contro i mali della società africana, dalla corruzione di politici e religiosi alla violenza di eserciti e polizia, senza lasciarsi intimorire dal conflitto permanente con le autorità nigeriane che lo portarono in carcere più di 200 volte (si avete letto bene). Soltanto l’AIDS riuscì a vincere il suo corpo, ma non ne domò lo spirito, che ancora vive nella sua numerosissima famiglia e nei brani da lui composti.
Gli stessi brani contenuti in questo CD, nel quale, intercalati a brevi interludi di Fela, potrete ascoltare fra gli altri il rap di Mixmaster Mike + Lateef (Kalakuta Show) e dei senegalesi Positive Black Soul (No Agreement), grandi voci del rithm & blues come D’Angelo e Macy Gray (Water no get Enemy), Meshell Ndegeocello (Gentleman, Tears + Sorrow) e Les Nubians (shakara), le grandi voci africane di Femi Kuti, Cheick Lo, Ray Lema e Baaba Maal, il virtuoso della chitarra Djelimadi Tounkaradal Mali, Manu Dibango,Tony Allen, jazzisti del calibro di Archie Sheep e Roy Hargroove, e tanti altri.
L’ultimo brano del disco, Trouble Sleep Yanga Wake Am, è stato per me particolarmente toccante, in quanto è introdotto dallo straordinario virtuoso senegalese della Kora (arpa a 21 corde) Kaouding Cissoko, scomparso l’anno scorso a poco più di trent’anni a causa di tubercolosi, malattia che in Africa costituisce un’importante causa di decessi a causa delle carenze delle strutture sanitarie. Al suo fianco, come in passato, la voce straordinaria di Baaba Maal lo accompagna per l’ultima volta in un disco.
Ogni traccia è una trasposizione contemporanea dell’originale Afrobeat di Fela Kuti, fatta con amore, impegno e passione, tanto da far meritare a questo album numerosi premi per essere tra i migliori lavori usciti nel 2002. Se poi consideriamo che Red Hot + Riot si trova anche nei negozi italiani e che parte dei proventi saranno utilizzati per la lotta all’AIDS in Africa, restano veramente poche ragioni per non acquistarlo.