Tommy Talamanca “Atopia”. Recensione album
Inquieta e rasserenante, appare così ai miei occhi la cover art di Atopia, nuova release marchiata Tommy Talamanca. Una struttura grafica che mi ha riportato alla mente il realismo magico di Murakami e l’imprinting visionario di Magritte. Una cover art tutt’altro che “fuori posto”, in quanto sembra voler racchiudere le eteree sensazioni di un disco che trova nel suo incipit, un’overture atmosferica in grado di avvolgere l’astante sin dal primo ascolto. L’album, realizzato presso il Nadir Music Studio di Genova, ci narra un Talamanca bifronte, pronto a inseguire i movimenti tipicamente prog della titletrack, senza dimenticare striature hard, proprio come accade Darkling glades, in cui la vocalità di Gloria Rossi si appoggia con delicatezza sulla sei corde dell’autore.
Il full lenght, caratterizzato da atmosfere ciclotimiche, sembra volersi sviluppare su riusciti cambi di ritmo, in cui l’easy listening (Get in, Get throught) si alterna agli spazi emozionali di The Flow e alle estensioni oniriche di Narrowing Word, traccia non troppo discosta dagli anni ’80.
L’opera, uscita per Nadir Music/Believe, appare un disco eclettico, nel quale la sperimentazione si unisce alla voglia, e forse alla necessità, di uscire dai clichè, mostrandosi pronta a giocare con idee accorte, in grado di osservare nuvolari andamenti sonori (Grace in heaven), senza mai dimenticare le proprie radici, proprio come accade in Anapestic Dimeter, a mio avviso uno dei brani più interessanti.
A chiudere il nuovo cerchio sonoro ci pensano poi due cover estratte dal mondo Sadist (Fog e Holy), qui rivisitate attraverso uno sguardo nuovo, pronto a perdersi tra toniche ed eterei spazi narrativi. Insomma un disco sognante, in grado di raccontare qualcosa di diverso dall’atteso.
Tracklist:
1.Atopia
2.Darkling Glades
3.Get in, get through
4.The Flow
5.The Crack
6.Narrowing World
7.Grace in Heaven
8.Anapestic Dimeter
9.Fog
10. The Floating Space
11. Holy