PAULA ROMINA: il fascino delle diversità

Giovanissima e già ricca di una carriera degna di nota. Dall’Ecuador alla Milano della Massive Art. Esce l’EP “Solo Conmigo”, titolo anche di un brano ampiamente accolto dalle radio italiane di cui a seguire il video ufficiale e su YouTube con oltre 260 MILA visualizzazioni:

E a proposito di numeri enormi di visualizzazioni di certo è sulla buona strada il nuovissimo video sempre estratto da questo disco: “Guay!”. Ed ecco il vero equilibrio dell’artista ecuadoregna: contaminazione, emancipazione, persone come individui ricchi della propria varianza, della propria diversità. Il video abbandona il lato sexy ampiamente sdoganato per il genere e si proietta su tematiche sociali facendo di questo lavoro un vero gioiellino su piani altri rispetto al solito marketing da copertina. E la produzione della Massive Art ci tiene a polverizzare le abitudini e i cliché anche attraverso suoni e scelte che deragliano dal semplice pop brasiliano per il main stream internazionale.

Da poco in rete il nuovo video. Ed è una bella risposta in 
controtendenza ai cliché che ci si aspetta sempre. Come nasce questo video?
Il video di Guay! Nasce grazie al mio direttore artistico Claudio Zagarini, che è riuscito a plasmare esattamente ciò che c’era nel mio immaginario. Volevo rappresentare il tema della diversità attraverso persone completamente distinte tra di loro, belle a modo suo e uniche grazie ai loro tratti caratteristici.
La bellezza sta proprio nella diversità e nella rarità!

Italia o Ecuador? Come ti stanno contaminando queste due culture che 
vivi assieme?
Sono nata in Ecuador e cresciuta qua in Italia, respiro la cultura Latino Americana 24H dentro casa mia, dal cibo alla lingua, agli usi del nostro paese. Fuori dalla porte di casa mia invece l’Italia influenza molto il mio modo di pensare, i miei gusti, le mie scelte, sono cresciuta in questo paese dove c’è una forte immigrazione, e trovo sia veramente bello potersi confrontare con cittadini provenienti da tutto il mondo.
La mia musica è questo, è un’intera contaminazione, ed è ciò che la differenzia dal resto.

E ci sono “altri paesi del mondo” a dare il loro contributo alla tua 
miscela musicale?
Mi lascio contaminare veramente da tutto ciò che mi piace. Tra l’altro il mio produttore Adel è metà arabo, quindi diciamo che nel team siamo proprio una miscela di diversità culturali.

Paula Romina e la MASSIVE ART: come sei finita in questo circuito di 
grande prestigio?
Sono entrata al Massive Art per puro caso quando avevo 16 anni, quando dovevo registrare il mio primissimo inedito. Mi sono trovata fin da subito bene con loro e devo dire che nel corso degli anni ho imparato veramente tanto da tutti questi professionisti. Oggi il Massive Art è la mia seconda famiglia.

Lasciami notare come i colori per te sono molto importanti. O per lo 
meno è questo che mi sembra di notare. Sbaglio? Perché vedo sempre 
colori molto accesi nelle grafiche e nelle immagini ufficiali che ti 
riguardano…
Si assolutamente, sono contenta che tu l’abbia notato! Ho fatto Liceo Artistico, perciò i colori per me sono fondamentali, sono simbolo di felicità! Nonostante spesso prediliga molto anche il nero, trovo che i colori, le loro combinazioni, e determinati accostamenti trasmettano molto l’emozione e il testo della canzone stessa.
Sono due mondi strettamente correlati.

Ultima domanda: hai mai pensato di cantare in un’altra lingua?
Assolutamente si! Ho iniziato proprio a cantare in Italiano e in inglese, e non avrei mai pensato di iniziare la mia carriera con lo spagnolo, perciò non voglio darmi limiti.
Quando arriverà il momento, se arriverà, sarò contentissima di sperimentare ed esplorare nuove strade.