AGNELLO: arriva “Il Minotauro” nella scena indie
Bellissime sensazioni di pulito che finalmente sembrano tornare da più parti nella scena indie italiana che forse, sta dirigendosi timidamente verso suoni e scritture più reali dopo aver consumato in lungo e in largo le infinite strutture digitali. Di certo gli AGNELLO non fanno eccezione e se nei passati singoli che hanno pubblicato nei mesi precedenti (su tutti ricordiamo “Sulla sdraio” con la partecipazione di Nicolò Carnesi – video qui) ritroviamo quel cliché perfettamente decantato, nell’ultimo inedito che da il titolo a questo loro primo Ep si ritrovano tracce di un passato d’autore, quasi de gregoriano, dove il suono e la struttura si fanno semplici e leggere, di verità e di melodia. Gli AGNELLO pubblicano “Il Minotauro”, un Ep di 5 brani di cui conoscevamo già tutto tranne – appunto – questo singolo title track di cui la rete ci restituisce anche un bellissimo video ufficiale. E la personalità degli AGNELLO svetta sempre su tutto con questo gusto retrò in cui ritroviamo chiare tracce di tanta musica passata ed una scrittura efficace di visioni e di dialogo popolare. Assolutamente da sottolineare…
Agnello è un progetto in bilico tra l’Italia del bel canto e il surf americano di sonorità molto soft. Da dove nasce questo melting pot?
Nasce dalla moltitudine di quello con cui sono entrato in contatto. Mia mamma aveva un paio di musicassette di quegli anni che da piccolo divoravo in cameretta. In verità questo è semplicemente il mio modo di fare musica.
Curioso ed interessante l’inedito che da il titolo al disco. “Il minotauro”. Breve, intenso, un canzone senza una forma canonica…
Grazie! Il Minotauro è una canzone che ho scritto in un momento di profondo sconforto, è piccolina perché la persona per cui e stata scritta non se ne meritava una più lunga ed io stesso non sapevo cosa altro dire, avevo un linguaggio ma stavo muto, muto come il Minotauro di Durrenmant. È stata anche l’occasione per dire che ce ne frega poco dei canoni.
Bellissimo anche il video… surreale e drammaticamente aderente alla vita di tutti i giorni non è così?
Il video è stato realizzato da Undo Video Lab per una sceneggiatura di Checco de Lo Stato Sociale, il nostro nuovo amico e produttore. Ognuno di noi ci vede qualcosa di diverso, io ci vedo la dualità (o più realisticamente l’infinita molteplicità) di ogni cosa. Le aspettative degli altri vedono il successo laddove c’è la morte di sè.
Tante le chiavi di lettura dietro la canzone d’autore ma di sicuro gli Agnello hanno sempre osservato il mondo restando “seduti su quella sdraio”… e lo riscontriamo in tutte le canzoni… come se il mondo non vi “appartenesse”… o come se vi voleste tirar fuori dalle perenni corse senza senso…
Ogni volta che leggo queste parole un pò mi dispiaccio, se non altro perché non so bene cosa rispondere. La mia vita me la vivo come posso, poi torno a casa e ne scrivo perché ho voglia di viaggiare un pò nel mio mondo e ascoltare storie precise.
Il prossimo disco di inediti?
Presto. In inverno uscirà un nuovo singolo che annuncerà l’atteso album d’esordio.