10 HP: il rock di una “Mantide”
Buon sapore anni ’90 di quando il pop prendeva le sembianze americane a stelle e strisce ma senza mai archiviare le abitudini main stream. Ancora oggi viviamo da vicino contaminazioni simili… e torna in scena il suono dei 10 HP, anche finalisti a quel Sanremo Giovani del 2012. Il nuovo disco si intitola “Mantide”, parlando di vita, d’amore, di rock… sulla pelle e dentro le orecchie ho quella preziosa atmosfera di provincia ribelle che mi mette di buon umore…
Bentornati in scena. Sicuramente non siete mai mancati all’appello ma disorganicamente tornate dopo un periodo di silenzio che ha vissuto grandi trasformazioni. Oggi bastano pochi mesi per vivere rivoluzioni. Come avete ritrovato l’ambiente discografico?
Grazie. Siamo rimasti dietro le quinte per qualche annetto.Adesso tornare sulla scena protagonisti di un nuovo album è indubbiamente elettrizzante.L’ambiente discografico è diventato veramente complesso da interpretare.Sicuramente è dinamicamente mutevole e in tempi sempre più brevi, non fai in tempo a percepirne i meccanismi che già il giorno dopo trovi le regole del gioco cambiate.
Per non parlare di quello live… e i 10 HP devono vivere dal vivo… è una musica questa che non ha senso confinarla soltanto dentro un disco.
Assolutamente.In questo la pandemia e il conseguente lockdown non hanno aiutato chi come noi chiude il cerchio della propria dimensione musicale rappresentando dal vivo l’album prodotto.È come tenere un animale in gabbia forzatamente.
Che poi penso che le dinamiche del disco poco somigliano a quelle dei vostri live o sbaglio?
Crediamo di aver realizzato con questo album ciò che più assomiglia alla nostra dimensione live, sicuramente in un concerto i nostri suoni dei nostri strumenti sono leggermente più gonfi e strabordanti, ma siamo soddisfatti del lavoro ultimato.
“Mantide” è un disco di passaggio o di conferma secondo voi? Come lo vivete?
“Mantide” è la rappresentazione di come ci siamo sentiti in questi anni, è quello che volevamo realizzare musicalmente da un po’ di tempo.Sicuramente una conferma, ma allo stesso tempo il passaggio emotivo e comunicativo che anticiperà le emozioni sonore del nostro prossimo lavoro discografico.
E la rivoluzione digitale che impera in ogni dove? In che modo vi tocca?
A volte ci affascina, se interpretata come interessante mezzo per veicolare i propri contenuti.Ci affascina meno quando diventa esclusivamente il contenuto della comunicazione di un artista.