0038J. S. Bach, monografia.
Oggi a quasi due secoli e mezzo dalla sua morte Bach è considerato il padre della musica moderna, ma in vita i pochi riconoscimenti che gli furono attribuiti, riguardavano più la sua attività di organista che quella di compositore.
Nato ad Eisenach nel 1685 in una famiglia di musicisti ,rimasse orfano all’ età di 10 anni e dopo una breve parentesi ospitato dal fratello maggiore, si trasferì a Lunenburg, quì iniziò a frequentare la Michaelisscule, ma la sua attenzione si rivolgeva ad Amburgo divenuto allora, l’unico caposaldo della cultura musicale tedesca, e fu proprio qui che incontrò l’ organista fiammingo Jan Reiken che colpito dalla personalità di Bach, gli insegnò le moderne tecniche degli aspetti strumentali.
Il primo impiego di Bach fu quello di violinista presso la cappella del principe di Weimar, ma la crescente fama del Bach organista, lo portarono da avere un’ incarico come organista presso la neue
Kirche di Arnstad. Qui scrisse le sue prime opere per organo di rilievo tra cui il Capriccio sopra la
lontananza del suo fratello dilettissimo.
Da questo momento in poi, la vita di Bach è stata un continuo pellegrinare da una corte all’altra, infatti per dare la possibilità ai propri figli di frequentare l’ università, era costretto ad accettare incarichi di vario tipo, da Hoforganist a Konzertmeiser.
le tappe principali della sua vita, artisticamente parlando, furono gli anni trascorsi a Weimar, dove scrisse molte opere tra cui spiccano le Cantate, importanti perché tentano di riprodurre sia nella parte strumentale che in quella cantata, la moda dilagante dell’ opera. Esempio di ciò fu la Jagdcantate (cantata della caccia), la prima cantata profana di Bach.
Altro periodo molto fecondo per Bach, fu quello trascorso alla corte del del principe Leopold von Anhalt, qui la tranquillità e una discreta condizione economica gli permisero di dedicarsi alla composizione, fu infatti qui che nacquero i Concerti Brandeburghesi scritti per il magravio di Brandeburgo, il Clavicembalo ben temperato e le Suites per violoncello.
Come abbiamo già detto Bach non ebbe mai i riconoscimenti dovuti come compositore, addirittura si deve alla “Bach Gesellschaft” nel 1850 la riedizione del suo catalogo, catalogo che ai suoi tempi era ritenuto troppo legato allo stile barocco che all’ epoca era ritenuta fuori moda.
Nel catalogo di Bach, le prime opere sono le Cantate, originariamente più di trecento, ne sono arrivate fino ai giorni nostri circa duecento, divise in cantate per corali luterani, e cantate su testi poetici, a cui si aggiungono le cantate profane, non molto dissimili dalle cantate sacre.
Altro capitolo importante della produzione Bachiana, sono le Passioni, da ricordare quella secondo S. Giovanni, e quella secondo S. Matteo seguono poi gli Oratori di Natale e di Pasqua concludendo con le Messe compresa la Messa in si min. in latino, 6 Mottetti e il Magnifica.
Oggi che Bach è riconosciuto come uno di massimi compositori di sempre, il nome di Bach è legato ai lavori per Organo, che abbracciano tutte le forme possibili e alle numerose Toccata e Fuga, Preludio e Fuga, fantasie e corali, tra questi spiccano i Corali Scubler, i Corali di Lipsia, e la raccolta didattica Orgelbuclein.
Ad ogni modo, comunque, lo strumento a cui Bach affidò la sperimentazione e lo studio su compositori tedeschi ed italiane francesi, nonché il fine didattico di molta della sua produzione, fu il Clavicembalo
importantissime per questo strumento sono le pagine del Clavicembalo ben Temperato diviso in due volumi, le quattro raccolte chiamate Clavierubungen che contengono le 6 Partite e le Suites Inglesi,
il Concerto Italiano, e le Variazioni Goldberg.
Per quanto riguarda gli altri strumenti quali il violino si ricordano i Concerti per due violini e per Violino.
Infine è da ricordare l’ incompiuta Arte della Fuga, il cui carattere didattico sulla funzione teorica del contrappunto, non le attribuisce una precisa collocazione strumentale.