Jovanotti. Il corpo umano vol.1

Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi“.

Io credo che la nuova uscita di Lorenzo Cherubini voglia ripartire proprio da qui, un’allegoria di ciò che il cantautore romano ha passato negli ultimi anni. Un incidente che ha interrotto quel mondo felice narrato da Aracataca, ma che non ha di certo distrutto (ma forse solo ferito) l’essenza di un artista che oggi è tornato a far parlare di sé, anche mediante discusse (o discutibili… scegliete voi) affermazioni a tutto tondo.

Il disco, uscito sul finire di gennaio, sembra voler essere un urlo liberatorio, una rinascita, che riparte proprio dall’indagine che l’autore ha fatto su di sé stesso dopo l’incidente a Santo Domingo. Proprio dal 2023, infatti, si balza ad oggi, con l’intento di ascoltare una consapevolezza nuova, che non dimentica il sorriso nascosto dietro ad una cover art “cartoonesca” e per certi versi autoironica.

Un album fortemente voluto, un’opera profondamente autobiografica, carica di malinconie narrative, che partono da Montecristo e arrivano sino a Fuorionda, da cui si vira per le armonie (Un mondo a parte) a cui Lorenzo ci ha abituato con la sua adultità che, oggi, più di ieri, lo porta ad impronte a tratti (forse esagero) “gucciniane”, proprio come accade con Senza se e senza Ma.

 Se poi lo sguardo passatista de La mia gente non sembra cogliere nel segno, con il pop allegro de Innamorati e liberi, si giunge ad una semplice, ariosa e piacevole composizione cherubiniana. La traccia spinta da fiati e cori, appare un perfetto singolo, in cui perdersi ballando con se stessi. Non mancano poi influenze orientaleggianti (101 ), né tanto meno sonorità sudamericane (L’aeroplano), che svaniscono tra le note di Celentano, traccia legata al mondo inteso come nuova casa da scoprire e fare propria. La composizione, posta tra citazioni e gentili rimandi, ci avvicina poi alla finale titletrack, sincrasi tra sirtaki e stornello, pronto a portare alla mente il mondo del Daniele Silvestri più romanesco, prima di dirigersi verso una realtà apolide, fatta di note bislacche, che ci portano in giro per quel mondo che Jovanotti conosce, ama ed esplora da sempre.

Tracklist

1. Montecristo

2. Fuorionda

3. Un mondo a parte

4. Senza se e senza ma

5. La mia gente

6. Le foglie di te

7. Grande da far paura

8. Innamorati e liberi

9. Universo

10. 101

11. Lo scimpanzé

12. L’aeroplano

13. La grande emozione

14. Celentano

15. Il corpo umano