UNBOXING – GEORGE MICHAEL

George Michael ci ha lasciati ormai da più di 7 anni, ma la sua voce, le sue canzoni ed i suoi dischi sono ancora nella memoria dei suoi fan storici e, perché no, iniziano ad entrare nelle playlist dei giovani che lo scoprono solo oggi.

Io appartengo alla prima schiera essendo cresciuto prima con la musica degli Wham! e poi continuando con quella pubblicata dall’inizio della sua carriera solista in poi.

Con questa nuova “puntata” di Unboxing, vorrei cercare di sintetizzare – come ormai è divenuta un’abitudine sulle nostre pagine – i 10 passaggi più significativi della storia discografica di questo straordinario artista di origine anglo-cipriota (passando anche attraverso i suoi video iconici) sapendo già che, inevitabilmente, qualcosa non troverà spazio. Alcuni episodi riguarderanno dei momenti live da considerare imperdibili e altri meno conosciuti dal grande pubblico, ma che meritano di essere scoperti.

In ordine cronologico, CLUB TROPICANA lo considero un pezzo già capace di rappresentare al meglio le doti di autore di George, nonché quello fra i primi singoli usciti degli Wham! che dimostrerà di saper resistere al passaggio inesorabile del tempo, mantenendo intatta tutta la sua spensieratezza. Questo brano estivo, il cui video fu girato a Ibiza, vede i due amici (lui e Andrew Ridgeley) sin dai tempi dell’infanzia divertirsi come pazzi in un Club vacanze da sogno frequentato da bellissime ragazze. Ancora oggi quando arriva la stagione calda è bello ascoltare questa melodia radiofonica e immaginarsi in questo posto fantastico dove ogni preoccupazione sembra poter svanire del tutto, quasi magicamente.

Troppe sarebbero le canzoni degne di nota del duo pop che sconvolse le classifiche mondiali nella prima metà degli anni 80, ma dovendo sceglierne un’altra capace di indirizzare più di altre George Michael verso la successiva carriera solista penso che CARELESS WHISPER merita certamente un posto d’onore. Non è un caso che fu il primo singolo ad uscire esclusivamente a suo nome, e fu il loro grimaldello per riuscire a scalare le classifiche anche oltre oceano. Le porte del paradiso si stavano spalancando in termini di successo anche se come tutte le cose della vita che comportano una crescita, portano con sé le difficoltà della responsabilità e l’amarezza dell’abbandono della giovinezza.

Dopo il concerto di addio nel 1986 intitolato come il loro terzo e ultimo album: THE FINAL, la fase successiva per Geporge sarebbe stata solo apparentemente in discesa, ma come vedremo non furono solo rose e fiori e la sua vita privata stava per subire una serie di contraccolpi duro da digerire. Totalmente concentrato sulla sua carriera, voleva sfondare da solo per dimostrare di essere una STAR universale del livello di Madonna, Prince e Michael Jackson. In un anno si chiude in studio e registra quello che resterà il suo disco di maggior successo commerciale: FAITH. Suonerà praticamente tutti gli strumenti facendosi aiutare solo qua e là da alcuni musicisti eccezionali e produrrà ogni pezzo in maniera autarchica. Praticamente vinse tutti i Grammy possibili e immaginabili invadendo per la prima volta perfino la categoria R&B, all’epoca di esclusivo dominio dei cantanti Black. Il brano che scelgo per rappresentare al meglio il disco è la ballata FATHER FIGURE perché quando uscì confermò la sua capacità di scrivere canzoni capaci di far sognare l’ascoltatore. Cosa che riesce a fare ancora oggi.

Dopo FAITH iniziò un tour mondiale colossale che lo rese praticamente il numero 1 al mondo ma paradossalmente gli tolse ogni gioia. Un segreto che pochi conoscevano si stava portando dentro da molto tempo: la sua omosessualità. Viveva quindi costantemente il contrasto fra l’impossibilità di vivere la sua vita privata come avrebbe voluto e una vita professionale continuamente esposta e piena di gloria. La gabbia dorata che si era costruito intorno iniziava a stargli stretta e la sua immagine stava prendendo troppo spazio, offuscando la sua arte. Ecco quindi che nella testa di George Michael inizia a crescere il desiderio di spazzar via il suo bel viso da MTV e dintorni, per far brillare solo la sua voce, la sua capacità di comporre e produrre grande musica d’autore. Nel 1990 esce Listen without prejudice Vol: 1 e tutto quanto detto sino ad ora viene concentrato in un brano nel cui video il suo volto non compare affatto, sostituito da quello delle Top Model più in voga in quel momento storico. La sua voglia di libertà viene finalmente riassunta al meglio anche in musica con FREEDOM! ’90.

Seguirà, a questa scelta piuttosto radicale, una battaglia legale con la Sony Music per cercare di sciogliere un contratto pluriennale. Purtroppo perderà la causa, ma la decisione è presa e per loro non pubblicherà più nulla. Mentre la sua carriera sembra andare a rotoli, la sua vita privata ha paradossalmente avuto una svolta positiva e ha trovato l’amore della sua vita: Anselmo Feleppa. Vivrà con lui una intensa storia d’amore, ma purtroppo brevissima perché lo perderà a causa dell’AIDS nel 1993. Proprio per lui e davanti a lui (presente nello stadio di Wembley) prima di quel tragico evento regalerà la performance più importante della sua vita cantando con i Queen SOMEBODY TO LOVE a livelli stratosferici al Freddy Mercury Tribute Concert.

L’impasse con la Sony lo bloccherà fino al 1996 quando David Geffen con la sua etichetta Dreamworks corre in soccorso di George liberandolo dalla Sony, impegnandolo per un solo album di inediti per l’America (in Europa uscirà per Virgin): OLDER. Sarà il suo grande ritorno in cui finalmente potrà tradurre in musica un altro pezzo della sua vita: l’elaborazione del lutto di Anselmo. Ogni canzone del disco è dedicata a lui e ogni canzone è un potenziale singolo fra le quali spicca FASTLOVE, la canzone pop perfetta. Ma la mia scelta cade, in ordine di importanza, su JESUS TO A CHILD perché fu il primo singolo e soprattutto in quanto sintetizza il tema dell’album; è Il suo addio straziante e malinconico all’amato ormai scomparso.

Dopo Older arriva nel 1998 il momento di LADIES AND GENTLEMEN il suo primo Best Of solista (sembrerebbe assurdo dopo solo 3 dischi ma…che dischi) che segue il più rocambolesco coming out della storia della musica. George viene arrestato da un agente americano per atti osceni in un bagno pubblico nientemeno che a Los Angeles. La notizia fa il giro del mondo e in un certo senso lo libera totalmente da un qualcosa che in fondo lo aveva tenuto in parte prigioniero sin dai tempi degli Wham!. Per esorcizzare l’evento certamente non piacevole, esce con OUTSIDE dal video altamente ironico e liberatorio. Come al solito sarà un grande successo.

Prima che scatti il fatidico anno 2000 George regala ai suoi fan un album di cover: SONGS FROM THE LAST CENTURY con diversi standard e canzoni appositamente arrangiate in chiave soul jazz. Non ci sono inedite a sua firma ma spicca come sempre il suo talento di interprete di canzoni altrui che tutti gli hanno sempre riconosciuto. 10 canzoni di gran classe ed eleganti fra le quali spicca ROXANNE dei Police, decisamente stravolta, ma certamente incantevole e vellutata. Il video dal Tour 25 LIVE.

L’album più difficile per George, che per 4 anni non sarà certo di riuscire a pubblicare, per i suoi problemi dovuti alla perdita della mamma e alla sua dipendenza dalla cannabis, sarà il suo ultimo disco di inediti: PATIENCE nel 2004. Anche se forse inferiore complessivamente ai 3 capolavori POP precedenti in realtà resta il più sottovalutato. Tante sono le canzoni decisamente valide come l’autobiografica ROUND HERE, la malinconica JOHN AND ELVIS ARE DEAD o la danzereccia FLAWLESS, ma ho deciso di scegliere anche qui il brano rappresentativo della svolta umana di George. il Singolo apripista AMAZING infatti sarà forse la canzone d’amore (ancorché uptempo) più gioiosa mai scritta e dedicata al suo nuovo compagno KENNY GOSS. Un brano che segna l’ennesimo ritorno dopo 8 anni da OLDER e lo fa, direi come sempre, alla grande.

Chiudo questa mini carrellata dedicata a questo grande artista con il decimo brano (live) meno conosciuto dai “NON FAN” preso dal suo tour Symphonica col quale George si fece accompagnare da un’intera orchestra rivedendo canzoni sue ed altrui nuovamente in versione jazzata. Il brano è LET HER DOWN EASY di TERENCE TRENT D’ARBY, semplicemente fantastica.

BONUS TRACK FOR THE LOYAL FANS 😉

Il suo ultimo video…che “ironia della sorte” parla della sua morte…. che purtroppo arriverà a Natale 2016….