Iron Maiden. I miei compagni di viaggio. D. Miotto
Premessa
Il libro che sto per recensire non è un romanzo, non è una biografia, né tantomeno un saggio, ma è semplicemente un diario di bordo realizzato da un fan per (se stesso e per) tutti gli amanti di una tra le più influenti band del panorama heavy: gli Iron Maiden.
Il libro.
Narrato in forma diretta e tratti underground, il godibile viaggio, raccontato da Davide Miotto, “direttore” della community Maiden Italia, si rivela tra cimeli fotografici in scala di grigio e curiose testimonianze, per dare luce ad una vera e propria militanza sotto il gonfalone degli Iron. Un viaggio lungo quasi 40 anni, ricco di sacrifici, coerenza ed emozioni, partite dalla doppia cassetta di Live After Death.
Il volume, acquistabile su Amazon, ci restituisce la follia emozionale di un collezionista appassionato che, ad alcuni, può ricordare la viscerale militanza del mondo ultras. Infatti, proprio attraverso le 160 pagine scritte da Miotto, i fan dei Maiden potranno rivivere emozioni, scelte avventate e ricordi di una passione che ha caratterizzato i diversificati periodi storici della band.
Durante la lettura, consigliata a chi solitamente corre (o correva) verso le transenne del pit, oltreché a coloro i quali hanno sempre seguito le gesta di Eddie offrendo la visione di un amore incondizionato, potrete emozionarvi tra sviluppi salvifici e incontri amicali, qui in grado di creare un vortice di sensazioni da tatuare sulla pelle.
Il libro, che avrei preferito con un maggiore rientro laterale, offre un sentiero retto e chiaro, in cui si inseriscono gli (ahimè pochi) intarsi di vita personale, venature di un’opera underdog, in cui l’autore ha giocato con i suoi (e i nostri) ricordi maideniani, utilizzando un format smart, tramite il quale ricordare chi sono gli Iron Maiden, ma soprattutto chi sono i loro fan e di che cosa sono capaci.