Emoji Of Soul, “Non avere paura”, recensione
Talvolta un disco lo si può scegliere anche semplicemente dalla copertina; certo, forse accadeva più negli pre- Spotify, quando il futuro inimmaginabile non aveva ancora messo radici. Oggi forse è più difficile farsi ispirare dall’opera grafica in quanto, ahimè, spesso la musica ci arriva nuda, spogliata del suo packaging senza quell’essenziale corredo artistico in grado di indirizzare, amplificare e metaforizzare un’opera.
Nonostante tutto, io continuo a lottare contro la musica fluida e, personalmente, mi è bastato uno sguardo alla cover art di questo Non avere paura, per portarmi alla recensione. Un disco che, con le sue nove tracce, riesce a donare emozioni osservative (Ginestre), cariche della melanconia di Un secondo di felicità, in cui le note spezzate della tracklist ci portano a rimandi espressivi che tanto ricordano l’arte di Nina Zilli e (forse esagero) Amy Winehouse. La traccia, piccolo gioiello nascosto, mostra la qualità di una linea vocale ampia e delicata, proprio come dimostrano le aree Funky e Dream Pop che popolano il disco.
Se poi con Sotto lo stesso cielo il duo cede al popular mood, con Amarsi, virano verso docili cambiamenti direttivi, pronti e trainarci all’eleganza di Ho litigato con te e a l’aura elettro-pop di Sola? Ferma! stazione terminale di un disco di certo non germinale, ma piacevolmente definito
Tracklist
1. Ginestre
2. Un secondo di felicità
3. Non avere paura
4. 442576
5. Sono felice ancora
6. Sotto lo stesso cielo
7. Amarsi
8. Ho litigato con te
9. Sola? Ferma!