Faro “Luminance”, recensione
Angelo Troiano e Rocco De Simone tornano ad alimentare la luce dei Faro, dando un sequel a Gemini, il disco d’esordio.
Questa nuova fatica sembra nascere da idee vellutate che trovano nella timbrica vocale la chiave di volta, qui posta al servizio di un’architettura ragionata, in grado di andare ben oltre le etichette proprio come dimostra la titletrack. Ma… andiamo in ordine, ripartendo dalle prime osservative note di Pure, perfette nel definire uno stile comunicativo perfetto nell’ avvicinare pacatezza espressiva a distorsioni funzionali del narrato. Una struttura idealmente pronta a volgere tra i silenzi delicati di Fragment, stazione da cui si riparte verso un’evoluzione rock di stampo alternativo che, a tratti, si ritrova immersa in atmosfere darkeggianti.
Una direzione attesa, che incontra giochi progressive e pattern ispirati, ideali per costruire impronte easy (December) e tracce più distese (Down).
L’album, promosso da Andromeda Relix, proprio come dimostrano Autumn e Tears appare un full leght introspettivo, che necessita un ascolto attentivo e ripetuto. Infatti, solo attraverso un approccio ragionato da parte degli astanti si riuscirà a raggiungere reali sensazioni, nascoste dietro ad un disco che non mi ha rapito, ma che è riuscito a farmi pensare e scrivere… perché questa nuova release di certo non appartiene alla categoria “ musica usa e getta da social”.