Dowhanash “From the Ashes”, recensione
Nati “dalle ceneri” dei Detestor, i Dowhanash arrivano a noi attraverso la Black Tears Records impugnando un Death Metal piuttosto melodico. Un sound diretto ed atmosferico, in cui la fenice risorta si erge sopra le cinque tracce di un extended played introdotto da un narrativo spirito epic (Oberlunar), da cui riparte un nuovo mondo, Un’inedita realtà, piacevolmente racchiusa nelle atmosfere di Evil and good, vero e proprio specchio di intenti.
Infatti, il brano, definito da un impianto sonoro battente, granitico e ben gestito dal mixing di Alessandro Paolini, appare (sin dal primo ascolto) avvolgente e coinvolgente, anche grazie ad una vocalità straordinaria, in grado di definire un ampio spettro cromatico.
Il sound, figlio dei primi anni novanta, offre un riuscito approccio doom attraverso l’ouverture And you? dalla quale ripartono controcanti, armonie e sensazioni Black, le quali non fanno che destare ulteriormente la curiosità su di un brano assoluto, in cui la grandezza delle pelli disegna la giusta direzione.
Se poi la bass line di Eddy definisce la direzione per Volandores, in cui si palesa più chiaramente un viatico tra contemporaneità e ispirazioni classic, è con Memento mori che la band pone una stabile milestone. Infatti, proprio il brano di chiusura mostra una destabilizzante struttura emozionale. Una traccia che, pur non apparendo tra le migliori dell’Ep, palesa la volontà di andare oltre le attese della banalità.
Una critica però sento di doverla fare… al booklet, che avrebbe potuto essere ma non è stato.
Tracklist
1.Oberlunar 01:14
2.Evil and Good 04:06
3.And You? 04:31
4.Voladores 04:07
5.Memento Mori 05:46