BAK: l’esordio solista è “Andrà tutto bene”
Bak, all’anagrafe Gianluca Baccarini, pubblica il primo singolo da solista intitolato “Andrà tutto bene”. Una canzone che nasce nel momento in cui molti di noi affrontano la solitudine di una quarantena e dove Bak, cantautore romano con alle spalle tante esperienze in band indipendenti, descrive il senso di solitudine, le ansie, le paure e il senso di abbandono di un amante che nello sconforto di questo momento sopravvive nella speranza di poter riabbracciare il suo amore quando tutto sarà finito.
Un brano nato in una notte in cui Gianluca “Bak” Baccarini immagina le difficoltà che in questo momento vivono tante persone che non hanno la fortuna di vivere un periodo storico, arrivato con il coronavirus, costrette al distanziamento sociale anche dalla persona amata.
Ciao Gianluca, allora partiamo dalle presentazioni. Chi è Gianluca Baccarini e chi è Bak?
Sono facce della stessa medaglia. La prima è la mia parte razionale la seconda quella artistica.
Tante esperienze in band romane e adesso il tuo debutto da solista. Come è nata questa esigenza?
Volevo proporre interamente pensato e prodotto da me. È bello il lavoro con una band ma a volte si sente il bisogno di riflettere e lavorare da soli.
In “Andrà tutto bene” parli di senso di solitudine, le ansie, le paure e il senso di abbandono. Sono sentimenti ed emozioni che provi anche nel mondo della musica?
La musica è purtroppo il mondo dell’indefinito. È normale che chiunque ci si affacci si senta in qualche modo solo e perso soprattutto di fronte al giudizio di chi ti ascolta. Ho capito comunque che bisogna sempre continuare a credere in quello che fai dando il giusto peso ai giudizi degli altri (belli o brutti che siano).
Il brano è nato durante questi mesi di pausa forzata da tutto?
Questo è un brano è stato composto forse nel momento più buio di questa quarantena, quando ancora non si sapeva bene come e quando sarebbe finita.
Quanto hanno influito le tue esperienze nel mondo della musica italiana nella composizione di questo brano?
Tantissimo. Mi sono reso conto che dentro ci ho messo ogni singolo insegnamento e ogni esperienza fatta fin da quando ho iniziato a suonare e scrivere canzoni.
Nel tuo percorso artistico hai accompagnato anche Laura Marafioti (in arte “La Elle”) in alcune presentazioni del suo album. Allora possiamo dire che c’è una certa solidarietà artistica nel mondo della musica indipendente.
Certo, molto spesso non volendo si creano delle collaborazioni artistiche molto interessanti. Per me quella esperienza è stato un momento di arricchimento perché ho avuto la possibilità di confrontarmi con professionisti seri e affermati.
Quali progetti stai portando avanti in questo periodo e cosa farai nel futuro?
In questo momento sono a lavoro per completare altri pezzi scritti in questo periodo. Sono dei brani molto diversi da “Andrà tutto bene”, mi piace sempre sperimentare cose nuove.
A chi ti rivolgi con “Andrà tutto bene”?
Mi rivolgo a tutti coloro che oggi stanno subendo il peso di questo brutto periodo. Spero di trasmettergli il messaggio che non bisogna mai abbandonarsi allo sconforto, perché dopo una crisi ci può essere senz’altro un opportunità per rinascere.