Valentina Marra: ascoltando “Ophelia”
“Ophelia” è il titolo del disco d’esordio della salentina Valentina Marra, prodotto da Miraloop Records – Diamonds. Sette tracce, scritte e arrangiate da Valentina Marra in cui hanno partecipato Alessandro Quarta per la registrazione di “Mankind”, Luigi Botrugno (pianoforte in “Ophelia”), Eleonora Carbone (arpa celtica) e Alessandro Dell’Anna (tromba in “Nemo”).
Dopo gli studi di conservatorio e molte esibizioni dal vivo, oltre alla collaborazione per la registrazione del disco “Mentre tutto scorre” dei Negramaro, Valentina Marra ha pubblicato questo album grazie anche ai numerosi supporter della campagna di crowdfunding su Musicraiser.
Grazie Valentina per essere qui. Perché proprio “Ophelia”, cosa c’è in questo album.
Grazie a voi. “Ophelia” è un insieme di racconti che parlano di alcuni aspetti profondi dell’animo umano.
Come ti sei avvicinata alla musica?
Ricordo che quando ero bambina guardavo i concerti di musica classica in tv insieme a mio nonno paterno e i miei, vedendo questa mio interesse mi chiesero se volessi studiare uno strumento ed io risposi di voler suonare il violino.
Tante collaborazioni importanti. Di quale sei orgogliosa e quali sono i ricordi più belli?
L’esperienza più importante della mia vita è stata quella dell’Orchestra Giovanile “L. Cherubini” con il M. Muti: lì ho imparato tanto, sia a livello musicale che umano, quindi sono sia orgogliosa che felice.
Ma Valentina Marra, da ragazzina, cosa sognava di fare?
Quando ero proprio piccola, il periodo più o meno in cui ho iniziato a suonare il violino, sognavo di diventare la cantante di una rock band. Poi, crescendo i sogni sono cambiati ed alcuni si sono realizzati, come ad esempio quello di suonare in orchestra con il M. Muti e girare il mondo suonando.
“Nemo” è stato il tuo singolo accompagnato dal videoclip che hai presentato il 29 Novembre dalle tue parti. Di cosa parla “Nemo”?
“Nemo” l’ho scritta dopo l’uccisione di Marielle Franco, politico e attivista dei diritti umani in Brasile. Seguivo le sue vicende che da donna nata e cresciuta nelle favelas era arrivata al consiglio comunale di Rio de Janeiro dando voce a chi non ne aveva. La sua storia e la sua morte mi hanno colpito particolarmente tanto da portarmi a dedicarle questo brano. Il video è stato presentato a Lecce, presso il Fondo Verri, un luogo magico e ricco di energie positive, in occasione di una delle presentazioni di “Ophelia “.
Ci sono persone che hanno contribuito nel supportarti e nel far conoscere questo tuo primo lavoro di debutto?
Le persone che più mi hanno supportato sono coloro che più mi sono vicine nella mia vita, come ad esempio mio marito Antonio e le mie amiche Maira (che si sta occupando del video), Luisa, Giorgia e Marina (autrice della foto di copertina) che mi danno praticamente una mano alla diffusione del mio lavoro.
Quali saranno i tuoi prossimi passi?
Attualmente sto studiando Musica Elettronica presso il Conservatorio “E. DUNI” di Matera, quindi diciamo che mi trovo in una fase di studio e sperimentazione, quindi qualcosa di nuovo verrà fuori.