The roozalepres “The roozalepres”, recensione
Se fosse il 1987 ed io avessi 13 anni, deciderei di certo di portare agli amici una cassetta con inciso questo disco e probabilmente mi sentirei dire: “Ho scoperto una nuova band… Suona alla grande! Ascoltateli, vi sarà impossibile rimanere fermi!”.
Ma (ahimé) non è il 1987 ed io di anni ne ho 45 …. e sapete cosa mi sento di dire ora: ” Ho scoperto una nuova band… Suona alla grande! Ascoltateli, vi sarà impossibile rimanere fermi!”.
Arrivano dalla Toscana, hanno un nome difficile da ricordare, sono in quattro e sembrano voler giocare con i mostri sacri nel punk-rock. Infatti, gli intenti della band appaiono ben chiari sin dalle prime battute di Rough’n’Roll Rooze ‘Em All, a cui segue il convincente splendore Punk n’ Roll di Come And Go. Ascoltando i primi passaggi appare piacevolmente lampante la voglia di convogliare il mondo dei Misfits (in qualche modo richiamati dalla stile di cover Art) e le strutture armoniche che portano alla mente il mondo dei Volbeat. La traccia, di certo tra le migliori della setlist, offre alla band un trampolino da cui lanciarsi per atterrare sulla grezza e profonda bass line di Whose Fault Is It? e sulla sontuosità Punk di Anti-You, composizione aggressiva e granulare.
Basterebbero, dunque, le prime quattro tracce per avere la certezza di essere di fronte ad un grande disco, fatto e pensato per anime Punk, qui inteso nell’accezione più ampia del termine.
Il disco viaggia rapido e avvolgente attraversando l’ossessivo drumming di Down Below e la folle velocità di Riding Cosmos, e poco importa se Black Magic Killer appare cadere in una banale forma espressiva, perché nell’immediato di Frankenstein Heart, Il quartetto torna a cavalcare le giuste onde del rock, attraverso un uso ben definito della sezione ritmica, anima demiurgica di riffing e pattern. Ma, proprio come dimostra la “rancidiana” Coffin Nails a trainare le intuizioni compositive della band sono i graffi timbrici di Decomposed Sam, che dimentica inutili fronzoli per giocare con impetuosità e Punk’ n’ Roll.
Insomma un disco da avere, soprattutto se amate i gruppi citati in questa recensione.
SIDE A:
1. Rough’n’Roll Rooze ‘Em All
2. Come And Go
3. Whose Fault Is It?
4. Anti-You
5. Down Below
6. Alien Television Show
SIDE B:
1. Black Magic Killer
2. Frankenstein Heart
3. Riding Cosmos
4. Mean Mean World
5. Coffin Nails
6. Tiger Fangs