J Ax – Rap ‘n roll , recensione.
Devo mantenere la parola data.
Mi ero ripromesso di non scrivere del cantante in questione, poiché ritenevo una pessima mossa quella di allontanarsi dal gruppo che lo ha reso famoso. Gli Articolo 31 sono stati una grande realtà degli anni 90, che ha dato voce a milioni di giovani che hanno imparato a farsi sentire grazie allo spropositato senso di anarchia e anticonformismo dato dalla band “multiforme” del rap italiano. C’è da ammettere una cosa però: quel senso di ribellione lo hanno sempre mantenuto, anche se ne “L’Italiano Medio” si faceva fatica a notarlo, poiché si trattava di un lavoro troppo diverso dal precedente ( Domani Smetto ), che manteneva un certo standard. Risultato: la separazione, che diede origine a un lavoro mediocre targato J Ax, ovvero “Di Sana Pianta”. Visto questo primo parto, all’uscita di “Rap‘n’Roll” ho tremato, ma, grazie a Dio, era solo un brivido ingiustificato.
Giudicato dallo stesso Jovanotti: “una vera figata”, l’ultimo lavoro dell’ex Articolo 31 sembra volersi allontanare dal precedente album d’inediti ricercando un collegamento, anche se molto sottile, con il passato. Forti sono le tematiche che raccontano un realtà completamente acerba, fondata interamente sul conformismo e sull’apparenza, quest’ultima dettata dai reality che vengono “pugnalati” in mille modi diversi. Fuoriesce dal tutto un’atmosfera interamente rock con testi rap, che non vogliono definire solo il titolo di un’opera, ma anche un modo di essere: un atto d’identità. Il progetto possedeva 20 tracce circa, ma ritenendolo troppo lungo, J Ax ha deciso di dividerlo in due parti al modico prezzo di 10 Euro l’uno, venendo incontro alle esigenze del mercato musicale.
Il primo singolo è stato “I Vecchietti Fanno Oh” ( spudoratamente riferita alla celebre canzone di Povia ), la quale, ovviamente, non si rivolge ai giovani, perchè considerati non un futuro, ma un investimento nei confronti delle reti televisive che fanno seguire dei modelli sbagliati. L’avvenire, comunque, non è il vero bersaglio, J Ax punta al vero problema della società moderna: l’apparenza. Vuole che si continui ad “Aumentare Le Dosi” per non vedere più nulla dello schifo del mondo, ma c’è l’effetto collaterale: ciò che è marcio, può sembrare piacevole. Si passa poi a denunciare la quotidianità delle serate in discoteca, aiutate da cattive compagnie ( In Mezzo ); ai bei ricordi dell’infanzia ( Mi Rifiuto ); a raccontare storie di future bambole del sesso ( Tre Paperelle ); a delle, seppur strane, rivelazioni d’amore per la sua attuale compagna, giudicata come la sola verità della donna ( Io Non Te Lo Do ). L’affermazione d’identità rimane però, più della denuncia, il filo di Arianna vero e proprio, espresso principalmente non attraverso la title-track, ma con l’eccezionale “Come Io Comanda”, la quale esprime la volontà di pensare sempre con la propria testa, cosa che, ultimamente, ci è stata portata via dai media.
Il tutto sembra evolvere in un lavoro interamente statico, ma solo alla fine arriva il cambiamento ( speriamo un ponte con il seguente progetto ): “Signora”, un brano lento che racconta, con estrema dolcezza, di come gli anziani hanno paura della modernità, o meglio, di esserne investiti perché incapaci di reagire. Quest’ultimo brano, lascia un grande senso d’amarezza: tipico del finale sospeso.
Notevoli sono le innumerevoli collaborazioni: Pino Scotto, Irene Viboras, Guè Pequeno e Space One. Il disco, presenta delle sonorità già sperimentate ne “L’Italiano Medio”, ovvero sembra quasi che il suono e la voce provengano da una radio lontana e questo potrebbe rendere l’ascolto superficiale, ma i testi sono talmente graffianti che riescono a raggiungere anche l’orecchio più lontano. Già sentite sono anche le sonorità melodiche, che cambiano solo in poche occasioni.
Oltre alla versione ufficiale dell’album, ne esiste un’altra sull’ iTunes Music Store, completa di un’ undicesima traccia: la precedente “Limonare Al Multisala”, brano tema del film “Ti Stramo – Ho voglia di un’ultima notte da manuale prima di tre baci sopra il cielo” di Pino Insegno e Gianluca Sodaro.
Anche se si ricerca a fatica il contatto con gli Articolo 31, “Rap’n’Roll” possiede delle reminiscenze della precedente esperienza solistica di J Ax che, comunque, non lo pongono assolutamente sullo stesso piano di “Di Sana Pianta”.
Per il momento l’idea non è per niente malvagia, perciò aspettiamo aprile ( data della probabile uscita della seconda parte ) per vedere come continua.