Giò “Succederà”, recensione
Lo ammetto candidamente: recensire questo album non è stato facile. Avevo già deciso di passare la nuova opera di Music Force ai miei colleghi, spinto da una triplice motivazione: un sound non troppo vicino al mio interesse, il poco azzeccato moniker e una cover art, davvero difficile da digerire. Ma, c’è sempre un ma… e in questo caso è rappresentato da mia figlia, abituata a generi differenti nonostante i suoi soli 8 anni. “Secondo me questa canzone può funzionare, sembra Neffa” mi ha detto ascoltando il brano d’overture (Io sarò lì), probabilmente tra le tracce più interessanti proposte da Giordano Gondolo. Infatti, complice il featuring Doro Gjat, l’ascoltatore viene invitato a giocare tra passaggi differenti e stili divergenti, in cui il cantautorato pop rock di stampo vintage, presente in Quello che voglio, incontra sul proprio sentiero ritmi caraibici (Succederà), mescolati al rock ben bilanciato di Cose che non ho visto mai. Il brano, cupo e per certi versi e retrò, racconta idee, attraverso un riffing composto in grado di mascherare il lato perfettibile di un arrangiamento non sempre convincente.
A chiudere il disco, oltre alla versione acustica di Io sarò lì , è il tempo folk di Noi, in featuring con Simone Piva, brano che vale da solo il prezzo del biglietto. Un biglietto per un viaggio posto tra la tradizione cantautorale e una Dublino ahimè mortificata da un invasivo “lalalalala”, che fortunatamente non inficia sulla ottimo mood della traccia.
Un disco, pertanto, che sulla linea della soggettività si pone in una via mediana tra promozione e bocciatura… Insomma un platter che non mi ha entusiasmato (e dalle mie parole presumo sia chiaro), ma forse questa volta ha ragione la mia piccola bimba: questo disco può funzionare.
Tracklist:
Io sarò lì
Quello che voglio
Succederà
Cose che non ho visto mai
Noi
Io sarò lì (Acoustic version)