Buzzøøko “Giza”, recensione

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Retrovox Records presenta Gizaun nuovo disco di cui parlare per davvero. Si chiamano Buzzøøko arrivano da Mantova cavalcando onde sonore in grado di traslare metriche post verso la libertà esecutiva del noise.

Nati dalla fervida mente di Simon e Lorenzo, il trio offre con naturalezza spigoli e surrealismo, punti focali ben definiti dalla buona opera di cover art che domina i trentasette minuti di narrazione. Un storytelling in cui la musicalità offre canali espressivi talvolta paralleli e talvolta perpendicolari al songwriting stesso, qui legato ad una dicotomia che muove i propri istinti tra realtà ed illusione. Una struttura espressiva che lascia respiro ed immaginazione (Jerry the Joker) utilizzando diluizioni e pattern atmosferici che si strutturano attraverso il battito di Love is indie hair e Gettin’sick, aspre e sporche trattazioni non troppo slegate dal primo grunge di Bleach.

Il disco, definito in forma vinilica, offre sul finire del side A aperture espressive, dettate dal una perfetta sezione ritmica, scarnificata da inutili orpelli e diretta verso intuizioni ruvide, proprio come dimostra la struttura portante di P.S.H., da cui sgorgano sensazioni orientaleggianti e battente ondulazione.

A chiudere l’album sono infine le note di The riot, equilibrio instabile tra moderazione e voglia di esporsi, sensazione ideale che accompagna l’ascolto di un disco che forse avrebbe dovuto spingere maggiormente verso i propri estremi.

TRACKLIST

Jerry the Jocker
Love Is Indie Hair
Gettin’ Sick
Lady Led
Hollow Man
P.S.H.
The Riot